Coronavirus, scuole chiuse oltre il 3 aprile? Il presidente del Consiglio superiore di sanità: "Possibile" Coronavirus, scuole chiuse oltre il 3 aprile? Il presidente del Consiglio superiore di sanità: "Possibile"

Coronavirus, scuole chiuse oltre il 3 aprile? Il presidente del Consiglio superiore di sanità: “Possibile”

Coronavirus, scuole chiuse oltre il 3 aprile? Il presidente del Consiglio superiore di sanità: "Possibile"
Coronavirus, le scuole potrebbero restare chiuse oltre il 3 aprile (Foto archivio Ansa)

ROMA  –  Le scuole potrebbero restare chiuse anche oltre il 3 aprile, se questo fosse utile a frenare l’epidemia di coronavirus. A dirlo è Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità ed uno degli esperti del comitato tecnico-scientifico del governo Conte. 

Intervistato dal Corriere della Sera, Locatelli ha spiegato: “Oggi possiamo affermare che la scelta di chiudere scuole e università, causa di molte polemiche, sta funzionando. Ha evitato, assieme ad altre misure, di rendere ancora più critica l’emergenza. Nei giorni immediatamente precedenti la scadenza del 3 aprile valuteremo la situazione. Siamo pronti a prorogare la sospensione didattica, se necessario”.

Il medico parla anche delle incertezze iniziali sull’efficacia di tenere a casa i bambini: “Erano dovute alla novità presentate da un virus nuovo che mostra peculiarità singolari. I bambini, e parlo da pediatra, pur potendo infettarsi eccezionalmente o su basi anedottiche, sviluppano forme severe della malattia ma non avevamo elementi certi per disegnare scenari. I nostri pareri sono valutati giorno per giorno, guidati da un unico obiettivo. Ridurre l’impatto clinico-sanitario della pandemia. Se si fosse diffusa in modo più elevato dove la situazione è più difficile in termini di offerta di terapie intensive ai malati, non so come sarebbe finita. I dubbi che abbiamo avuto riguardavano i tempi ma non l’effetto. È innegabile che sia servito eccome nel rallentare la trasmissione del virus. Sapremo solo dopo in quale misura, 20-30%?”. 

I bambini, però, da un certo punto di vista sono più fortunati degli adulti: “I bambini sono fortunatamente protetti dal rischio di sviluppare quadri gravi. Nessun paziente sotto i 30 anni è stato vittima di eventi fatali. Voglio rassicurare i genitori. Però anche i piccoli possono essere fonte di contagio per la famiglia e i nonni. È stato questo il razionale della chiusura delle aule. Quindi bisogna abolire gli eventi ludici dove si ricreano condizioni cui abbiamo voluto sottrarre i bimbi tenendoli a casa”. 

Per evitare questo scenario, Locatelli ricorda che è importante che i bambini non incontrino “amichetti, la passeggiatina sì, limitata e sempre nel rispetto del distanziamento sociale, non baciateli. Fare molta attenzione a segnali di possibili infezioni come tosse, febbre alta o banali raffreddori”. (Fonte: Il Corriere della Sera)

 

 

 

 

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