Coronavirus Sicilia: solo 24 contagi fino al 6 marzo, ma se aumentassero sistema sanitario andrebbe in crisi Coronavirus Sicilia: solo 24 contagi fino al 6 marzo, ma se aumentassero sistema sanitario andrebbe in crisi

Coronavirus Sicilia: solo 24 contagi, ma se aumentassero sistema sanitario andrebbe in crisi

Coronavirus Sicilia: solo 24 contagi fino al 6 marzo, ma se aumentassero sistema sanitario andrebbe in crisi
Coronavirus Sicilia: solo 24 contagi, ma se aumentassero sistema sanitario andrebbe in crisi (foto d’archivio Ansa)

ROMA – Numeri esigui, per adesso in Sicilia.  Il bollettino parla al momento solo di 24 casi, ma l’attenzione è alta: il sistema sanitario Siciliano, potrebbe non reggere l’urto se la curva subisse l’impennata della Lombardia. 

Si registrano al momento poche decine di contagiati da Coronavirus, di cui sette ricoverati (tre a Palermo, tre a Catania e uno a Enna), nessuno dei quali in terapia intensiva, e 17 in isolamento domiciliare. Eppure il settore sanitario siciliano teme quello che potrebbe succedere se il contagio si espandesse per tutta l’isola.

“Con l’ attuale assetto, se si verificasse la stessa situazione epidemiologica della Lombardia, il sistema andrebbe in crisi”, dice a La Stampa Massimo Farinella, direttore del reparto di Malattie infettive all’ ospedale Cervello e segretario regionale della Cisl medici.

Coronavirus Sicilia: la situazione il 6 marzo.

In Sicilia il quadro riepilogativo sull’emergenza Coronavirus, aggiornato al 6 marzo, così come comunicato dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale, è il seguente: i laboratori regionali di riferimento (Policlinici di Palermo e Catania) hanno effettuato 547 tamponi, di cui 511 negativi e 12 in attesa dei risultati.

Al momento, quindi, sono stati trasmessi all’Istituto superiore di sanità 24 campioni, di cui sette già validati da Roma (tre a Palermo e quattro a Catania). Risultano ricoverati 7 pazienti (tre a Palermo, tre a Catania e uno a Enna) di cui nessuno in terapia intensiva, mentre 17 sono in isolamento domiciliare.

L’allarme dell’Udc Sicilia.

“Con 24 casi di Coronavirus, finora accertati in Sicilia, la nostra Sanità regionale con il lavoro senza sosta di medici, infermieri e tecnici di laboratorio è sottoposta ad una prova davvero pesante. L’appello di ieri del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella sulla necessità di aumentare immediatamente il personale sanitario va colto anche avendo riguardo ad alcune figure professionali. Penso, ad esempio, che sia opportuno procedere al reclutamento di tecnici di laboratorio, di radiologia e della prevenzione, unitamente agli assistenti sanitari”. Lo afferma Eleonora Lo Curto, capogruppo Udc all’Assemblea regionale siciliana, che sul reclutamento del personale tecnico sanitario annuncia la presentazione di una mozione da far esaminare alla VI commissione parlamentare guidata da Margherita La Rocca Ruvolo e poi a Sala d’Ercole come concordato con l’intero gruppo Udc.    

“Questi operatori – spiega – attualmente nella sanità pubblica regionale sono insufficienti, ed in queste ore affiancano con dedizione e sacrificio i medici nell’accertamento dei casi di contagio di Covid-19. Invito il governo Musumeci e l’assessore Razza, in particolare, a dare input precisi ai dirigenti generali delle Aziende sanitarie della Sicilia affinchè procedano alla contrattualizzazione del personale tecnico sanitario, di cui fa parte quella vasta e fragile platea di professionisti con partita Iva. Tra questi, tanti giovani coraggiosi ed in prima linea ai quali dobbiamo garantire maggiore serenità e certezze lavorative. In questo modo – conclude – possiamo essere pronti ad affrontare quella che oggi appare sfida fondamentale per assicurare la salute ai cittadini davanti ad un’epidemia che non sappiamo come evolverà nelle prossime settimane”.

Contagiato un medico di Enna.

Tra le persone contagiate dal Covis-19 in Sicilia c’è anche un medico catanese che lavora all’ospedale Umberto I di Enna. L’uomo è in quarantena nella sua casa di Catania. A scopo precauzionale sono stati eseguiti tamponi a medici, infermieri, personale del nosocomio e paziente che sono entrati in contatto con lui. Secondo quanto si è appreso, il contagio sarebbe avvenuto per contatti avuti con persone di Bergamo.

Positivo un carabiniere a Palermo.

Un carabiniere del comando provinciale di Palermo è risultato positivo al coronavirus. Lo confermano fonti del comando provinciale. Il militare, di ritorno da una settimana bianca in Trentino, con scalo aereo a Verona, si è sentito male e si è rivolto ai sanitari che lo hanno sottoposto al test risultato positivo.

E’ ora ricoverato in terapia intensiva all’ospedale Civico di Palermo. Il comando provinciale in queste ore sottoposto alla sanificazione e sono stati messi in quarantena tutti coloro che sono venuti a contatto con il carabiniere da quando è tornato a Palermo.

Sanificazione al Comune di Misterbianco.

Una pulizia straordinaria e la successiva sanificazione di alcuni locali del Comune di Misterbianco è stata disposta, in via precauzionale, dopo la notizia che il familiare di una coppia di dipendenti dell’Ente possa essere stato contagiato da Coronavirus. Il giovane, che era entrato in contatto con persone che erano stati a Udine, e i suoi familiari sono a casa. (Fonti: Ansa, Agi, La Stampa).

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