PARMA – Un nuovo caso sospetto di coronavirus in Italia, dopo quello di Bari giovedì 23 gennaio, poi rivelatosi negativo. Questa volta è stato registrato a Parma su una donna italiana di ritorno da Wuhan, la città cinese focolaio dei contagi. Anche in questo caso alla fine si è rivelato un falso sospetto: la donna è affetta da influenza di tipo B.
La paziente, ricoverata nel reparto di malattie infettive dell’Ospedale Maggiore, è in buone condizione di salute. Di ritorno dalla località cinese epicentro della diffusione del virus ha accusato lievi sintomi di infezione alle vie respiratorie. Il caso è solo sospetto, sottolinea l’Ausl di Parma. Le aziende sanitarie locali hanno attivato tutte le procedure previste dal Ministero della salute e dalle autorità regionali.
La paziente parmense “sta bene”, ha spiegato all’Ansa Carlo Calzetti, infettivologo dell’Ospedale Maggiore di Parma. Considerando la sua anamnesi, precisa il medico, al momento si trova “in isolamento respiratorio prudenziale. Già oggi però è sfebbrata – sottolinea Calzetti – ed è in miglioramento”.
Tornata qualche giorno fa da Wuahn, la donna, un’italiana di mezz’età residente nella provincia di Parma, venerdì pomeriggio è andata al pronto soccorso dell’ospedale parmigiano su indicazione del medico di base al quale si era rivolta accusando sintomi simili a quelli influenzali, ovvero febbre e infezione delle vie aeree. Non risultano, ha detto Calzetti, altre persone che siano state in contatto con la donna e che abbiano al momento sintomi analoghi.
I dati del caso sono stati inviati allo Spallanzani di Roma e al Sant’Orsola di Bologna. “Sapremo se si tratta di coronavirus probabilmente in un paio di giorni”, ha detto Calzetti. Attivate in via precauzionale le stesse procedure adottate anni fa per la Sars.
Coronavirus, due casi sotto osservazione a Macerata
Sempre in Italia, a Macerata, due persone sono ricoverate in ospedale sotto osservazione perché, rientrate recentemente dalla Cina, manifestavano sintomi respiratori meritevoli di approfondimento. Al momento, “nessuno di questi rientra nella definizione di caso sospetto”, secondo le indicazioni emanate nei giorni scorsi dal ministero della Salute. Lo fa sapere la Regione Marche, che sottolinea come il servizio sanitario sia comunque “pronto ad affrontare la eventuale presenza di casi sospetti di infezione da nuovo coronavirus”.
In via preventiva, come accade per tematiche di sanità pubblica di interesse regionale, è stato allertato il Gruppo Operativo Regionale Emergenze Sanitarie (Gores), cui spetta il compito di approfondire la situazione, valutare le procedure e dare indicazioni e raccomandazioni per organizzare al meglio la eventuale risposta del servizio sanitario regionale. (Fonti: Ansa, Agi)