Coronavirus, studio: "Allentando lockdown in Italia, 70mila morti solo nel primo anno" Coronavirus, studio: "Allentando lockdown in Italia, 70mila morti solo nel primo anno"

Coronavirus, studio: “Allentando lockdown in Italia, 70mila morti solo nel primo anno”

ROMA – “Secondo il nostro modello, allentando le misure di lockdown in modo abbastanza consistente, anche se non tanto da ritornare alle interazioni sociali che avevamo prima, ci possiamo aspettare circa 70mila morti solo nel primo anno. E nell’anno successivo la conta aumenterebbe”.

Lo ha detto all’AGI Giulia Giordano, coordinatrice di uno studio dell’Università di Trento che ha permesso di realizzare un nuovo modello per prevedere il decorso della pandemia Coronavirus in Italia utilizzando i dati dell’epidemia.

“Da un lato abbiamo cercato di riprodurre quello che è già successo. Utilizzando i dati fino ai primi di aprile, ci aspettavamo di arrivare al picco degli infetti effettivi – perché noi distinguiamo tra gli infetti che ci sono veramente e quelli che sono stati diagnosticati – intorno al 9-10 aprile.

Come ci aspettavamo e poi è quello che sta succedendo in questi giorni, il picco degli infetti diagnosticati – continua – è arrivato in ritardo, una decina di giorni dopo, tra il 15 e il 20 aprile”. 

La ricercatrice e il suo team è andato oltre.

“Abbiamo pensato a possibili scenari futuri – dice Giordano – sulla base delle misure adottate.

Dallo scenario in cui il lockdown viene reso ancora più draconiano – alla ‘cinese’, con limitazioni più severe degli spostamenti – fino all’epidemia il nostro modello ci suggerisce un numero di morti vicino a quello a cui siamo arrivati adesso.

Continuare con il lockdown consentirebbe lo spegnimento dell’epidemia nel giro di qualche mese.

Invece allentando le misure di lockdown ci possiamo aspettare circa 70mila morti solo nel primo anno”.

Conta che aumenterebbe anche l’anno successivo, stando allo studio.

“Il nostro modello ci dice – spiega – che le misure adottate erano indispensabili e che allentarle potrebbe portare a una situazione disastrosa”.

Ma c’è un altro messaggio la conta dallo studio.

“In realtà, non abbiamo solo il lockdown come possibile contromisura.

Un’altra – spiega Giordano – potrebbe essere quella di effettuare test sierologici e tamponi a tappeto sull’intera popolazione e un tracciamento accurato dei contatti, in modo da poter isolare qualunque focolaio emergente dal principio.

Isolare infetti, fornire cure e arrestare la diffusione.

Questa è l’unica possibilità se si vuole allentare il lockdown ed evitare la ripartenza dei focolai.

Ma nel caso in cui non si faccia una campagna massiccia di test e le contromisure vengano allentate nel giro di un anno saremmo ancora nel pieno dell’epidemia”. (fonte AGI)

 

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