Coronavirus, tagli alla spesa sanitaria: "Nel 2018 uguale al 2005" Coronavirus, tagli alla spesa sanitaria: "Nel 2018 uguale al 2005"

Coronavirus, tagli alla spesa sanitaria: “Nel 2018 uguale al 2005”

Coronavirus, tagli alla spesa sanitaria: "Nel 2018 uguale al 2005"
Coronavirus, tagli alla spesa sanitaria: “Nel 2018 uguale al 2005” (Foto archivio Ansa)

ROMA  –  In tempi di emergenza coronavirus ci si rende conto di quanto è costato investire poco, o non a sufficienza, nel sistema sanitario. Ma a quanto ammonta la spesa sanitaria in Italia? E quando ci sono stati i tagli maggiori?

Secondo i dati emersi da uno studio dell’Osservatorio sui conti pubblici diretto da Carlo Cottarelli, la spesa sanitaria in Italia è cresciuta tra 2000 e 2018 “del 69%, da 68,3 miliardi a 115,4” ma l’aumento “è avvenuto quasi del tutto nella prima parte del periodo, ossia fra il 2000 e gli anni della crisi finanziaria” e, valutato “in termini reali” il livello del 2018 “è all’incirca uguale al livello del 2005, prima della grande impennata che si verificò fra il 2006 e il 2010”.

Nell’analisi, firmata da Luca Gerotto, si ricorda che “l’incidenza della spesa sanitaria sul Pil è aumentata di un punto, dal 5,5% del 2000 al 6,5% del 2018” e che già erano previsti aumenti, fino a quasi 120 miliardi, anche prima dell’epidemia da Covid-19.

Nel 2010, si legge, “la spesa aveva già raggiunto i 113,1 miliardi con un incremento cumulato rispetto al 2000 pari al 65%, corrispondente ad un tasso di crescita medio annuo del 5%, ben superiore a quello del Pil. Questi andamenti, cui corrispondevano elevati disavanzi in alcune regioni, e la generale necessità di contenere il deficit pubblico cresciuto molto nel 2009-10 indussero i governi a mettere un freno alla spesa, anche attraverso piani di rientro finanziari, introduzione dei costi standard, eliminazioni di sprechi in alcune regioni, blocco del turnover”.

“La spesa – prosegue lo studio – scese di 3,5 miliardi nel triennio fra il 2010 e il 2013. Da allora è sempre aumentata, ma a ritmi molto contenuti, passando dai 109,6 miliardi del 2013 ai 115,4 del 2018, dato che rappresenta il massimo storico”. (Fonte: Ansa) 

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