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Coronavirus, letti in terapia intensiva in crescita del 5% in alcune regioni. Ma non c’è sovraccarico

Coronavirus, in quasi tutte le Regioni italiane si osserva un aumento del tasso di occupazione dei posti letto dedicati sia in area medica che in terapia intensiva.

Coronavirus, aumentano i posti letto in terapia intensiva.

Se livello nazionale il tasso di occupazione in area medica è infatti cresciuto dal 2% al 4% rispetto al periodo 17-30 agosto 2020, il tasso di occupazione in terapia intensiva è cresciuto dal 1% al 2%, con valori superiori al 5% per alcune Regioni.

Lo rileva il monitoraggio settimanale Iss-ministero della salute.

“Sebbene, non siano ancora stati identificati segnali di sovraccarico dei servizi sanitari assistenziali – si legge – la tendenza osservata potrebbe riflettersi in un maggiore impegno”.

Oggi, 18 settembre, in calo di 4 posti i malati in terapia intensiva

C’è da dire però che i malati in terapia intensiva, in queste ore sono calati di ben 4 unità.

E’ decisamente una buona notizia in uno scenario che vede un aumento dei casi anche in Italia, con un numero di positivi che si ferma di poco sotto quota 2mila. 

Leggendo i dati di oggi, venerdì 18 settembre, i ricoveri in regime ordinario aumentano meno dei giorni scorsi, 39 in più (2.387 in tutto).

In calo invece terapie intensive che, dopo settimane di aumento vedono un lieve calo, 4 in meno, e sono ora 208 (fonte: Ansa).

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