Coronavirus in Veneto, foto d'archivio Ansa Coronavirus in Veneto, foto d'archivio Ansa

Coronavirus Veneto, 120 nuovi contagi nelle ultime 24 ore. 522 in isolamento domiciliare

Il Veneto registra 120 nuovi contagi da coronavirus nelle ultime 24 ore, per un dato complessivo di 21.132 positivi dall’inizio dell’epidemia.

Coronavirus Veneto, le ultime notizie. Sale il numero delle vittime, con un nuovo decesso. Il totale dei morti (tra ospedali e case di riposo) quindi raggiunge quota 2.096.

Lo riferisce il bollettino della Regione.

Resta fermo invece il numero dei soggetti in isolamento domiciliare fiduciario, 5.963, dei quali 143 presentano sintomi della malattia, e si conferma rispetto a ieri anche il dato dei ricoverati nei normali reparti ospedalieri, 116, mentre scendono a 5 (-2) i pazienti nelle terapie intensive.

Forte balzo in avanti dei soggetti in isolamento domiciliare.

Nelle ultime 24 ore – secondo il bollettino della Regione – sono cresciuti di 522 unità, passando da 5.963 a 6.485, dei quali 122 con sintomatologia.

E’ l’effetto dei nuovi focolai, scoperti in particolare nel trevigiano, e della catena di contatti che questi hanno generato.

La provincia con il più alto numero di isolamenti è Verona, con 1.905. seguita da Padova (1.218) e Treviso (1.207).

Coronavirus, Ranieri Guerra (Oms): “O azioniamo il freno ora o andiamo a sbattere”

Intervistato dal Corriere della Sera, il direttore aggiunto dell’OMS Ranieri Guerra esprime preoccupazione sull’attuale curva dei contagi da coronavirus:

“E’ adesso che dobbiamo agire, dopo potrebbe essere troppo tardi. Ci vuole un battito d’ali per rientrare nella criticità.

Man mano che i casi di nuovi positivi si accumulano i tempi di moltiplicazione dei contagi si accorciano. Significa che la crescita dell’epidemia da lenta diventa rapida e si ha una progressione geometrica”.

Per il tecnico Cts basta che tutti rispettino le tre regole fondamentali: mascherina, distanziamento e igiene delle mani:

“Faremmo ancora in tempo a tornare indietro, a cambiare marcia. Invece si vedono movide, affollamenti in spiaggia, giovani che tornano infetti dalle vacanze e spesso diffondono il contagio del coronavirus in famiglia. No, no va per niente bene”.

In ultimo la preoccupazione per la scuola, a meno di un mese dalla riapertura:

“Arrivare a ridosso della riapertura delle scuole con un numero di casi che la renderebbero pericolosissima. Perché è matematico che la curva col ritorno in aula salirebbe ancora – dice Guerra-.

Allora o azioniamo il freno o andiamo a sbattere”. (Fonti: Ansa, Il Corriere della Sera).

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