ROMA – Gli agenti del Corpo Forestale non vogliono essere accorpati ai carabinieri, per questo hanno annunciato un sit in a Piazza Montecitorio venerdì 15 gennaio. “Prendiamo atto che il presidente Renzi, nonostante le sollecitazioni politiche e tecniche, ha annunciato l’intenzione di proporre al Consiglio dei Ministri, convocato per il 15 gennaio, nell’ambito del provvedimento di riforma della Pa, l’assorbimento del Corpo forestale dello Stato da parte dell’Arma dei Carabinieri”. Lo affermano in una nota i sindacalisti Marco Moroni (Sapaf), Danilo Scipio (Ugl-Cfs), Andrea Laganà (Snf), Pompeo Mannone (Fns-Cisl), Francesca Fabrizi (Cgil-Cfs) e Maurizio Cattoi (Dirfor).
“In extremis – annunciano – proveremo per l’ennesima volta a far capire al Governo che quel progetto si scontra con le garanzie costituzionali dei lavoratori, la buona amministrazione ed il buon senso, attuando un sit in di protesta in Piazza Montecitorio proprio venerdì prossimo, 15 gennaio. Se dovesse essere però confermata la volontà di far transitare tutto e tutti nei Carabinieri, sancendo la militarizzazione coatta della funzioni di polizia ambientale ed agroalimentare e del personale, non rimarrà altro che lasciare la parola agli avvocati”.
“Facciamo appello al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella – concludono i leader sindacali del Corpo forestale – affinché solleciti il Governo ad attuare la delega conferita dal Parlamento in maniera conforme alle prescrizioni in essa contenute ed in modo rispettoso dei diritti costituzionali dei cittadini e dei lavoratori”.
Di tutt’altro avviso l’opinione dei vertici dei carabinieri: “La volontà espressa di unire il Corpo Forestale dello Stato all’Arma dei Carabinieri tende a costituire, attraverso l’accorpamento di tutti i reparti impegnati nel settore ambientale, un polo di eccellenza unico per vastità della missione e potenzialità, capace di proporsi come modello internazionale in un futuro in cui l’ambiente dovrà sempre più essere al centro dell’attenzione del mondo”, ha detto il comandante generale dell’Arma, Tullio Del Sette, nel suo intervento per l’inaugurazione della Scuola Ufficiali.
L’accorpamento, ad avviso di Del Sette, è “una soluzione diretta a potenziare la difesa del nostro ambiente e al contempo il controllo del territorio. Il personale del Corpo Forestale di 15 Regioni, operante nelle attuali Stazioni e negli altri uffici ed enti, continuando a fare il lavoro svolto finora, mantenendo ogni sua professionalità e aspettativa col nuovo stato militare, potrà, infatti, avvalersi per la propria missione – la nostra – delle potenzialità delle 4.600 Stazioni e degli altri reparti dell’Arma”.