Corruzione, Italia batte Francia: 300 miliardi di euro rubati in più

Corruzione, Italia batte Francia 5mila euro a testa
Corruzione, Italia batte Francia 5mila euro a testa

ROMA – Corruzione, Italia batte Francia: 300 miliardi di euro rubati in più. Nell’ultimo rapporto sulla situazione economica il Centro Studi di Confindustria calcola il prezzo che l’Italia ha pagato alla corruzione: in 20 anni 300 miliardi di euro è costato l’espandersi di un fenomeno ormai endemico, vera “zavorra per lo sviluppo”.

Un paragone con la Francia è illuminante: “se con Mani pulite l’Italia avesse ridotto la corruzione al livello della Francia (-1%), il Pil sarebbe stato nel 2014 di quasi 300 miliardi in più (circa 5 mila euro a persona)”.

Quella percentuale si riferisce allo specifico indice che calcola il livello di corruzione degli Stati. Tra le cause della “elevata” corruzione italiana, Confindustria oltre a chiedere di rivedere la disciplina del falso in bilancio indica anche un “limite storico”, quello di non avere mai attivato meccanismi di tutela dei dipendenti che denunciano episodi di corruzione, riferendosi ai cosiddetti “whistleblower”.

Norma che è “molto probabile diventerà parte del testo di legge”, ha affermato il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, ospite del Csc.  Confindustria ha anche annunciato che si costituirà parte civile nell’inchiesta che ha portato alla luce gli scandali romani di Mafia Capitale.

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