Corruzione, ok a emendamento sui magistrati fuori ruolo. Governo sotto

ROMA, 8 MAG – Le Commissioni Giustizia e Affari costituzionali della Camera hanno approvato l'emendamento al ddl anticorruzione sui magistrati ordinari fuori ruolo. Il governo, che aveva dato parere contrario, prima attraverso Nitto Palma e poi attraverso il guardasigilli Paola Severino, e' andato sotto. L'emendamento e' passato con 28 voti a favore. Hanno votato si' tutti i gruppi parlamentari ad eccezione del Pd che si e' astenuto.

L'emendamento al ddl, che era stato presentato da Roberto Giachetti (Pd), prevede che "il servizio in posizione di fuori ruolo, o in un'altra analoga posizione, svolto dai magistrati ordinari, amministrativi e contabili e dagli avvocati e procuratori dello Stato, previsto dagli ordinamenti di appartenenza, non può essere prestato per più di cinque anni consecutivi.

I magistrati ordinari, amministrativi e contabili e gli avvocati e procuratori dello Stato – si legge ancora nel testo – non possono in nessun caso essere collocati fuori ruolo per un tempo che, nell'arco del loro servizio, supera complessivamente dieci anni". Inoltre i magistrati che sono stati ricollocati in ruolo "non possono essere nuovamente collocati fuori del ruolo organico se non hanno esercitato continuativamente ed effettivamente le proprie funzioni per almeno cinque anni. Le predette posizioni in ogni caso non possono determinare alcun pregiudizio relativo al posizionamento dei ruoli di appartenenza".

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