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15 ottobre, “Indignati” in corteo. Roma divisa in zone, rischio scontri

di Alberto Francavilla |14 Ottobre 2011 10:53

ROMA – Il corteo degli Indignati del 15 ottobre può essere “a rischio”? I timori ci sono, secondo Enrico Fierro che ne parla sul Fatto Quotidiano. Intanto, Roma sarà divisa in zone: ogni zona sarà affidata ad un funzionario di polizia. Potrebbero esserci scontri, o comunque si temono deviazioni rispetto al percorso stabilito: potrebbero dunque esserci “aggressioni ad obiettivi sensibili”, come sedi istituzionali, banche o monumenti.

Le forze dell’ordine assicurano che cercheranno di favorire “il giusto equilibrio tra il diritto al dissenso e la garanzia di chi vuole continuare normalmente a vivere”. Il capo della Polizia, Antonio Manganelli, ha dichiarato ai giornalisti: “Noi siamo in piazza non per contrastare i manifestanti ma per assicurare loro la libertà di espressione garantita dalla Costituzione”.

Infatti il flusso di persone previste nella capitale dovrebbe essere superiore alle attese: i manifestanti “arriveranno da tutta Italia” e saranno “molti di più” rispetto ai 150 mila annunciati in un primo momento.

Fierro scrive che un altro timore potrebbe essere rappresentato dalla mancanza di un servizio d’ordine. Questa eventualità sarebbe dovuta alla mancanza di un comitato organizzatore unico.

I leader politici che appoggiano la manifestazione, però, non ci stanno e respingono le preventive accuse di possibili violenze. Paolo Ferrero di Rifondazione Comunista dice: “Siamo al boicottaggio”. L’Italia dei Valori spera che sia “una grande manifestazione pacifica”. Sel dice che “deve essere una manifestazione di tutti, senza cappelli di partiti politici”.

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