Cosenza, calcio a bimbo marocchino: è stato il fratello di un pentito di camorra

Cosenza, calcio a bimbo marocchino: è stato il fratello di un pentito di camorra
Foto di repertorio Ansa

COSENZA – E’ il fratello di un pentito di camorra che si trovava in un luogo protetto del cosentino, l’uomo che a Cosenza ha dato un calcio ad un bambino di origini marocchine perché si era avvicinato alla carrozzina della figlia neonata. L’uomo e la moglie, entrambi denunciati per lesioni personali aggravate, sono stati immediatamente allontanati dalla Calabria e trasferiti in un’altra località protetta. 

Un adulto contro un bimbetto, un gesto violento dettato da un solo dettaglio: il piccolo è nordafricano, un immigrato. I passanti che hanno assistito alla scena hanno soccorso il bimbo, che è stato portato in pronto soccorso per accertamenti, e allertato la polizia che ora indaga sulla terribile vicenda. Gli investigatori hanno identificato un giovane di 22 anni e la moglie ed entrambi sono stati denunciati per lesioni. Un episodio che Mario Occhiuto, il sindaco di Cosenza, ha definito a ragione “raccapricciante”

Calcio al bimbo immigrato

L’episodio è accaduto in via Macallè, una traversa del centralissimo corso Mazzini, intorno alle 19 di martedì scorso, ma si è appreso solo il 6 settembre. Secondo quanto riferito dall’ANSA, il bambino era con i fratellini di 8 e 10 anni. I piccoli erano insieme alla madre in uno studio medico. La donna, vedendo che l’attesa della visita si prolungava, ha dato ai figli i soldi per comprare il gelato e li ha fatti uscire. Per strada, il bambino più piccolo si è avvicinato all’altro bambino, ma il padre, secondo quanto raccontato dalla testimone, lo ha colpito con un calcio all’addome. Il piccolo è stato soccorso dai passanti e portato in ospedale, dove è stato esaminato e fortunatamente non ha riportato gravi danni. (Fonte Ansa).

 

 

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