Costa Concordia, Avvenire: “Insopportabile la lapidazione di Schettino”

ROMA – E’ ”insopportabile”, secondo il quotidiano cattolico Avvenire, ”l’accanimento con il quale si sta mettendo in scena una sorta di grande processo mediatico al pur censurabile e indifendibile capitano Schettino”. Lo scrive il direttore Marco Tarquinio nella rubrica delle risposte ai lettori, sottolineando come ”su qualche prima pagina, si sia gia’ arrivati rabbiosamente alla sentenza: la lapidazione”.

”Ho provato a immaginarmi nei panni di quest’uomo – afferma Tarquinio a proposito del comandante della Costa Concordia – e capisco che non riuscirei a darmi pace per la terribile catena di errori commessi e mi rendo conto che tutto cio’ che continua a essere pubblicato (con maggiore o minore misura, spesso con violenza) non farebbe che rendere piu’ assoluta e irrimediabile la mia disperazione”.

Il direttore del giornale dei vescovi si mette anche ”nei panni di chi sta accanto a quest’uomo e gli vuole bene, ai suoi familiari prima di tutto, e mi sento letteralmente schiacciato”. ”Mi auguro che altri compiano il mio stesso esercizio – prosegue -. Del resto inquirenti e magistrati (anche battibeccando tra loro) stanno gia’ facendo cio’ che devono e i fatti parlano chiaro. Lasciamo percio’ perdere il rito della pece e delle piume, delle sassate e del pubblico ludibrio”.

Questa, per Tarquinio, e’ ”un’altra tragedia”, considerando che un uomo ”puo’ sbagliare anche da solo e da solo puo’ essere all’origine di un grande male”, ma ”quando ci facciamo folla che inveisce e, magari idealmente e magari no, agita bastoni e titoli di giornale non possiamo illuderci di salvarci l’anima imprecando contro il capro espiatorio (anche se il comandante della Costa Concordia non lo e’ per caso)”. ”A ognuno le sue responsabilita’, ma proprio a tutti”, conclude Tarquinio.

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