Costa Concordia, Clini: “Altissimo rischio ambientale per l’arcipelago”

Pubblicato il 16 Gennaio 2012 - 11:22 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – ”Il rischio ambientale per l’Isola del Giglio e’ altissimo. L’obiettivo e’ di evitare che i carburante esca dalla nave: stiamo lavorando su questo. L’intervento e’ urgente, abbiamo fretta”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente Corrado Clini parlando del rischio ambientale dovuto al naufragio della Costa Concordia.

L’area interessata dal possibile rischio ambientale ”dipende dalle correnti: sicuramente l’Isola del Giglio, probabilmente l’intero arcipelago, forse la costa. Dipende da come si muove il mare”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente Corrado Clini parlando del rischio ambientale dovuto al naufragio della Costa Concordia.

”Se cambiano le condizioni meteo-climatiche potremmo trovarci in una situazione diversa da questa e con il rischio grave per la tenuta dello scafo. Stiamo cercando di fare molto in fretta tenendo conto che e’ probabile che ci siano ancora delle vite umane da salvare’, ah detto il ministro.

Far passare le navi da crociera lontano da zone di particolare pregio ambientale ”e’ una norma di buonsenso”. Lo ha detto il ministro all’Ambiente, Corrado Clini. ”Il buonsenso suggerisce che – continua -, se il valore principale da tutelare e’ quello del nostro patrimonio naturale e paesaggistico, risorsa fondamentale per il nostro turismo, dobbiamo evitare che venga messo a rischio”.

pericoli legati allo svuotamento delle cisterne della nave Costa ”sono concreti perche’ 2.400 tonnellate di carburante non sono facili da gestire. Stiamo con il fiato sospeso”. Lo ha detto il ministro per l’Ambiente, Corrado Clini, in merito alle procedure di svuotamento delle cisterne della nave naufragata di fronte l’Arcipelago toscano e che, essendo appena partita da Civitavecchia, aveva quasi il pieno di carburante.