Costa Concordia, Codacons: "Si indaghi sugli inchini degli ultimi due anni"

VENEZIA – Il Codacons, a seguito della tragedia della Costa Concordia, sta predisponendo un esposto a varie Procure della Repubblica, in cui si chiede di accertare il comportamento delle Capitanerie di Porto e delle autorita' portuali quando le navi da crociera si avvicinano eccessivamente alle coste italiane.

''Si apprende da notizie stampa che il famigerato 'inchino' sottocosta sarebbe una prassi consolidata da parte di un numero non precisato di navi da crociera, in varie zone d'Italia come Capri o Venezia – afferma il presidente Carlo Rienzi – .Vogliamo sapere quale sia il comportamento delle autorita' marittime in tali situazioni, e quali provvedimenti siano stati adottati in passato per garantire la sicurezza nei mari italiani''.

In particolare, il Codacons chiede alla magistratura di sequestrare le scatole nere delle navi da crociera che negli ultimi due anni hanno solcato le acque dell'Isola del Giglio e quelle delle piu' importanti localita' turistiche come Capri o Venezia, allo scopo di verificare le rotte seguite dalle imbarcazioni e il rispetto delle distanze minime dalle coste, e quali interventi abbiano messo in atto le Capitanerie di Porto e le altre autorita' competenti in occasione di passaggi sottocosta delle navi.

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