ISOLA DEL GIGLIO (GROSSETO) – Ore 21.49 di venerdì scorso, la Capitaneria chiede se è tutto a posto. Il comandante Francesco Schettino, fermato per aver abbandonato la nave prima, risponde: “Sì positivo, solo un guasto tecnico”.
In realtà l’impatto della nave Costa Concordia con lo scoglio all’Isola del Giglio c’è già stato. Questa è la prima bugia del capitano. C’è di più: un quarto d’ora prima della comunicazione di abbandono della nave cominciano le operazioni di evacuazione, quindi l’equipaggio si è ammutinato.
Dopo circa tre ore, alle 00.32 la Capitaneria contatta di nuovo Schettino, lui è sugli scogli, è già andato via dalla nave ma mente con gli ufficiali che gli chiedono quante persone ci sono ancora a bordo. Il comandante risponde: “Due-trecento, ma ora torno sul ponte. Ero andato a poppa a vedere che cosa stava succedendo”.
Eppure a quell’ora la nave è ancora piena, ci sono migliaia di passeggeri visto che l’allarme è stato dato da soli 40 minuti.
Dopo dieci minuti il telefono di Schettino squilla ancora. Lui risponde e dice un’altra bugia: “Manca ancora una quarantina di persone che deve scendere”. Dall’altra parte del telefono capiscono tutto: “Com’è possibile così poche? Lei è a bordo?”. Schettino ora dice la verità: “No, non sono a bordo perché la nave sta appoppando, l’abbiamo abbandonata”.
Così, scrive il Corriere della Sera, rischierebbe di finire indagato anche Dimitri Christidis, comandante in seconda della Concordia.
Poi il comandante mente ancora: “Ma come abbandonata?”, gli chiedono. Lui: “No, no, sono qui”. All’1.46 la Capitaneria gli dà ordine di tornare sulla nave e coordinare le operazioni di evacuazione: “Lei mi deve dire quante persone ci sono – quante donne, quanti bambini e deve coordinare i soccorsi. Comandante questo è un ordine, adesso comando io. Lei ha dichiarato l’abbandono della nave e va a coordinare i soccorsi a prua, d’accordo? Ci sono già dei cadaveri”.
Schettino si tradisce ancora: “Quanti?”, “Dovrebbe dirmelo lei”. Poi il comandante dice all’ufficiale: “Va bene, sto andando”. Ma è l’ennesima bugia.