FIRENZE – ''Irreale che la Costa Crociere o un altro armatore possano affidare una nave a Schettino''. E' quanto sostiene il difensore del comandante della Costa Concordia, avvocato Bruno Leporatti, nella domanda di revoca degli arresti domiciliari, presentata al tribunale del riesame in cui argomenta che non sussite pericolo di reiterazione del reato.
''Non sembra che possa affermarsi in qualche modo reale, probabile o semplicemente possibile – scrive Leporatti – che la Costa Crociere, societa' armatrice della nave naufragata, affidi nuovamente al Comandante Schettino una delle proprie navi, cosi' come appare altrettanto irreale l'ipotesi che altro armatore possa affidare un comando all'indagato, accusato di aver colposamente fatto naufragare la Costa Concordia, con perdita di vite umane e sottoposto ad un vero e proprio massacro mediatico nel quale, fra l'altro – seppure in modo inveritiero – si e' affermata la sua imperizia ed incapacita' a rivestire un ruolo di cosi' grande responsabilita'''.
L'avvocato Leporatti evidenzia peraltro che il gip di Grosseto aveva emanato la sua ordinanza il 17 gennaio, due giorni prima che la Costa Crociere decidesse la sospensione di Schettino dal servizio, ''un dato sopravvenuto rispetto all'emissione dell'ordinanza che rende vieppiu' convincente ed accoglibile la presente domanda di riesame''.