Costa Concordia: incidente probatorio, ricorso abitanti Giglio

GROSSETO – L'Associazione Sos Concordia, che riunisce circa 200 abitanti dell'Isola del Giglio e che si e' costituita dopo il naufragio della nave Costa Concordia del 13 gennaio, ha presentato un ricorso alla Corte di Cassazione contro il provvedimento di estromissione dal processo emesso il 3 marzo scorso dal giudice dell'incidente probatorio sulla 'scatola nera', Valeria Montesarchio. Lo rende noto oggi l'associazione tramite i suoi stessi legali che hanno presentato il ricorso, avvocati Pierpaolo Lucchese e Silvia Sclano.

Il ricorso mira all'annullamento dell'ordinanza del giudice Montesarchio. L'associazione Sos Concordia, che si era costituita insieme a tutti i suoi aderenti parte offesa nel procedimento penale contro il comandante Francesco Schettino e gli altri indagati, ''fu estromessa dal gip – ricordano i legali – perche' ritenuta parte non interessata all'incidente probatorio, salvo il successivo diritto di costituirsi parte civile''.

''L'associazione, ritenendo illegittimo il provvedimento del giudice ha presentato il ricorso per Cassazione per l' annullamento dell'ordinanza'' poiche' '' si tratta di un gravissimo errore giudiziario – commentano i suoi legali -, in quanto il magistrato ha emesso un provvedimento 'abnorme' in palese violazione delle norme di legge''.

''Non e' il giudice a decidere chi e' offeso e chi non lo e' – commentano sempre i legali – questa valutazione e' lasciata alla legge ed alla procura'', la quale, invece, aveva ammesso ''la costituzione dell'Associazione e di tutti i suoi aderenti come persone offese dal reato''.

Gli avvocati Lucchese e Sclano hanno avuto una riunione all'isola del Giglio con il direttivo dell'Associazione, che ha dato anche incarico agli avvocati di chiedere formalmente la pubblicazione dei progetti sulla rimozione della nave, ''ritenendo necessario che lo stesso non venga smantellato sul posto ma venga rimosso integro''.

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