ROMA – All’alba del 16 settembre all‘Isola del Giglio inizieranno i lavori di raddrizzamento della nave Concordia di Costa Crociere. Il “nulla osta” per le condizione meteo marine e l’avvio della rimozione della nave è arrivato il 13 settembre.
Il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, ha dichiarato che la mattina di lunedì si darà il via al progetto in 10 fasi per la rimozione della Concordia. Inoltre secondo Gabrielli procedere ora con l’operazione di raddrizzamento a settembre diminuisci i rischi che il piano possa fallire.
Andrea Orlando, ministro dell’Ambiente, ha dichiarato che il piano di raddrizzamento lo “convince”, specialmente ora che tutti i dubbi mossi dal governo hanno trovato risposta.
“NULLA OSTA METEO” – Le previsioni per lunedì 16 settembre, giorno in cui è previsto l’inizio delle operazioni, indicano che i livelli di venti e mari saranno adatti all’intervento, mentre non ci saranno piogge. A fornire il quadro meteorologico da lunedì sull’isola del Giglio è il meteorologo Daniele Izzo del Centro Epson Meteo (Meteo.it): “Lunedì avremo venti deboli, mare leggermente mosso la mattina e poco mosso per il resto della giornata. Se non ci saranno ritardi o imprevisti tecnici, si potrà senz’altro procedere alla rimozione”.
Izzo sottolinea che vento e mare saranno quindi ampiamente nei limiti indicati dai tecnici per poter procedere alla rimozione (vento non oltre i 15 nodi e mare con onde non superiori al metro e mezzo). Se l’operazione sarà rinviata, martedì non sarà il giorno giusto perché, pur non mancando il sole, vento e moto ondoso dovrebbero aumentare oltre i limiti previsti. Mercoledì, secondo il meteorologo, la situazione dovrebbe invece rientrare nella norma e ci dovrebbero di nuovo essere le condizioni per procedere con la rimozione del relitto.
“PROGETTO IN 10 FASI E MENO RISCHI” – Gabrielli ha spiegato: “Il progetto di rimozione della concordia si compone di 10 fasi, con la fase 9 che è quella di rimozione e ripristino che avrà un respiro di 5 anni durante i quali il privato è obbligato a monitorare le conseguenze del progetto”.
“Effettuare la rotazione della Concordia nel 2013 è l’operazione a minor rischio”, aggiunge poi Gabrielli, in audizione alla commissione Ambiente della Camera, leggendo una relazione tecnica sulle operazioni di rimozione. Gabrielli ha spiegato che “ci si è posti il problema se raddrizzare la nave o lasciarla dov’è. Gli ingegneri ci hanno dovuto dimostrare che sia preferibile raddrizzare la nave a settembre”, anche “esponendola al moto ondoso. E loro ci hanno messo nero su bianco che non solo sarebbe stato auspicabile il raddrizzamento, ma il non averlo fatto avrebbe pregiudicato la rimozione anche a primavera”.
IMPATTO AMBIENTALE – In sostanza “la nave non può stare lì un terzo inverno: le strutture della nave avrebbero avuto l’aggravante di 6mila tonnellate dei cassoni” che saranno poggiati sopra durante i lavori di rimozione. Sulla rimozione della Concordia “abbiamo dato massima importanza alle problematiche ambientali”, ha poi sottolineato il capo della Protezione civile.
Gabrielli ha aggiunto: “Non abbiamo lavorato a cuor leggero. Noi abbiamo immaginato che non si dovesse procedere solo alla mitigazione degli sversamenti, ma anche abbassare la tossicità delle acque interne attraverso l’aspirazione delle acque interne, che vengono conferite in un luogo autorizzato per lo smaltimento dei reflui. Le acque asportate vengono sostituite da acqua marina e per questo il livello della tossicità si sta abbassando notevolmente. Quest’azione preventiva, nella prevedibile possibilità che si siano sversamenti, può attenuare l’impatto”.
“PIANO DEL GOVERNO” – Orlando ha spiegato di essere finalmente convinto è che il piano per la Concordia è “il piano del governo”: “Non dovevo aspettare oggi per essere convinto. Ci sono stati già dei passaggi – ha spiegato, a margine della Festa Democratica di Firenze – che hanno risposto alle richieste che avevamo formulato ed oggi il piano è il piano del governo, alla luce del coinvolgimento dei ministeri competenti”.