Costa Concordia: non tornano i conti sui dispersi

(Lapresse)

GROSSETO – Sono sedici i nomi che mancano all’appello, ma sul reale numero dei dispersi del naufragio del Giglio è il caos. Oltre ai sei italiani al momento irreperibili, c’è un numero imprecisato di persone che i paesi di origine non riescono a rintracciare. Nella serata di lunedì 16 gennaio arriva finalmente una stima ufficiale: la fornisce la capitaneria di porto secondo cui mancano all’appello ancora 29 persone.

Il presidente di Costa Crociere Pierluigi Foschi ha confermato che “vi sono ancora dispersi tra equipaggio e ospiti” della Concordia, ma ha preferito evitare di rendere noto il numero delle persone che risultano ancora mancanti: “Cercate di capire”, ha detto, “La situazione è fluida”. Il ministro dell’Ambiente Corrado Clini, a proposito dell’andamento delle operazioni di salvataggio, spera di avere ancora notizie “positive” sul ritrovamento di dispersi. Ecco gli italiani che al momento non risultano in salvo.

Questa la lista dei dispersi, anche se sul numero ufficiale regna ancora il caos:

Giuseppe Girolamo. Musicista trentenne di Alberobello 1. Lavorava da poche settimane per Costa crociere. Sulla Concordia era uno dei musicisti della ‘Dee Dee Smith’ band.

Maria Grazia Trecarico e Luisa Virzì. Maria Grazia Trecarico 2, 50 anni di Leonforte. Racconta la figlia: “La nave si è inclinata e ci hanno fatto andare al nono piano, dove era tutto allagato dall’acqua delle piscine. Poi è suonato l’allarme e siamo andati verso le scialuppe. Mia madre e la sua amica sono andate in cabina a prendere dei giubbotti e da allora non l’ho più vista”. Al momento non ci sono notizie anche di Luisa Virzì 3, 49 anni, originaria di Enna.

Williams e Dayana Arlotti. Uomo di circa 30 anni e la figlia di 5 4. Con loro c’era la fidanzata di lui, in salvo a a casa Rimini. La donna è stata separata dal compagno e dalla bambina al momento di salire sulle scialuppe. ‘Sono scivolati in acqua nel corridoio fra il punto di ritrovo A e B”, scrive su Facebook Sabrina Ottaviani, cugina di Arlotti, anche lei a bordo della Concordia.

Maria D’Introna. Giovane donna di 30 anni da Corato 5, in Puglia. Il marito è riuscito a salvarsi, e racconta gli eventi: “Ho visto mia moglie buttarsi in acqua con il salvagente, poi non ho avuto più notizie”. L’uomo è sbarcato a Porto Santo Stefano, assieme ai familiari della donna.

Germania. Berlino non esclude che vi siano vittime tedesche nel disastro della nave Costa Concordia. Secondo i media tedeschi, in un primo tempo il ministero degli Esteri Guido Westerwelle aveva parlato di almeno 10 dispersi. Andreas Peschke, portavoce del ministro, aveva parlato di una “situazione ancora poco chiara”, mentre per la la Bild i dispersi sono 11. Il ministero degli Esteri però non conferma il numero dei dispersi tedeschi diffuso dai media e attende che vi sia “chiarezza” per dare il numero ufficiale Perschke, rispondendo a una domanda sul numero dei dispersi – “sono 4, 7 o 14?”, ha risposto: “Anche io ho letto di questi numeri. L’entità è un basso numero a due cifre”. Ma il portavoce non ha voluto dire concretamente il numero dei dispersi di cui si ha attualmente notizia, visto il susseguirsi di informazioni contraddittorie. Ma per la polizia tedesca, i dispersi sarebbero 12. E secondo Heiko Jensen, amministratore delegato di Costa Deutschland, i dispersi sono tutti di età fra i 50 e i 70 anni. “Nelle ultime ore”, ha aggiunto Jensen, “il numero dei dispersi è continuamente diminuito. La nostra priorità è salvarli”.

Francia. Il portavoce del ministero degli Esteri della Francia, Romain Nadal, parla di due francesi morti, due feriti, e quattro mancanti: “Due nostri connazionali sono morti. Due altri sono leggermente feriti. Siamo senza notizie di altri quattro passeggeri francesi per il quale il centro di crisi prosegue le verifiche in collegamento con le famiglie”. I dispersi sarebbero due coppie, di età al momento non nota. Il portavoce ha anche sottolineato che “il nostro ambasciatore in Italia e molti suoi collaboratori si sono subito recati al Giglio e a Santo Stefano per fornire assistenza ai nostri connazionali e per raccogliere per primi le informazioni relative all’incidente”.

“La nostra ambasciata a Roma”, ha proseguito “ha istituito una cellula di crisi incaricata di recuperare e controllare le liste dei passeggeri”. Palazzo Farnese ha inoltre cercato di “agevolare il ritorno il Francia dei nostri connazionali attraverso il confine di Ventimiglia”. I consolati di Torino e Genova “hanno accolto numerosi nostri connazionali aiutandoli a risolvere le questioni di carattere amministrativo”. Da sabato, il centro di crisi transalpino ha ricevuto 320 chiamate legate all’incidente del Costa Concordia. Nadal ha infine ricordato che a Nizza e Marsiglia sono state istituite “strutture di accoglienza” per i naufraghi.

Usa. Dal conteggio mancano ancora all’appello due passeggeri di nazionalità statunitense. Lo riferisce l’ambasciata americana in Italia, comunicando via Twitter che la sede diplomatica “continua a lavorare a stretto contatto con le autorità italiane per localizzare i due passeggeri statunitensi della Costa Concordia che risultano ancora dispersi”. In tutto, i cittadini americani imbarcati sulla nave affondata nelle acque del Giglio erano 120, di cui, 118 sono stati rintracciati. L’ambasciata Usa inoltre riferisce di aver fornito a partire da sabato mattina, assistenza e passaporti di emergenza a oltre 100 cittadini americani.

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