Costa Concordia: “Prima l’obiettivo erano le vite umane, ora l’ambiente”

ISOLA DEL GIGLIO (GROSSETO), 29 GEN – ''Prima avevamo l'obiettivo di salvare vite: ora ci resta quello di evitare un'emergenza ambientale, o comunque un problema di questo genere''. Lo ha detto il Capo della Protezione civile, e commissario per l'emergenza della nave Concordia, Franco Gabrielli. A lui, ''come a tutti gli operatori – ha proseguito – resta l'angoscia costante della bambina di 5 anni'', Dayana Arlotti scomparsa insieme al padre la sera della tragedia, ''sulla quale mi arrivo' la prima e-mail appena nominato commissario, anche se ogni vita che e' tale a prescindere dall'eta'''.

''Ma chi ha responsabilita' deve saper scegliere anche nell'ottica di salvaguardare la vita degli operatori''. Quindi le ricerche non vengono fermate ma '' quando ho la sensazione che dietro una porta possa esserci una persona viva – ha aggiunto – io espongo chi interviene al limite estremo. Se so che li' dietro c'e' un cadavere, di fronte a una scelta, tutelo l'operatore'' ha concluso.

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