GROSSETO – La nave Costa Concordia pilotata dal comandante Francesco Schettino urtò due volte contro i fondali del Giglio prima di fare naufragio.
E’ quanto emerge dagli esami fonici eseguiti sulle registrazioni della scatola nera, che in queste settimane viene esaminata nell’ambito dell’incidente probatorio disposto dal gip.
Secondo quanto scrive l’agenzia Ansa, nelle registrazioni si sentono in plancia di comando due forti rumori, due botti (verosimilmente gli urti contro il fondale dell’Isola del Giglio) a distanza di pochi secondi l’uno dall’altro.
Secondo una ricostruzione che emerge da parte della perizia, non ci fu quindi un solo urto contro le secche del Giglio, ma due ad una certa distanza di spazio e di tempo, e ora gli inquirenti vogliono stabilire nel dettaglio quale fu il comportamento di Schettino tra il primo e il secondo colpo, entrambi udibili in plancia.
Il primo ‘botto’ registrato dagli strumenti audio-video sarebbe stato dato dalla Costa Concordia contro scogli affiorenti al largo del Giglio, probabilmente quelli che hanno causato lo squarcio, decisivo per l’affondamento, apertosi su una fiancata. Mentre solo il colpo udito successivamente, alcuni secondi dopo, più rumoroso, sarebbe stato tirato contro Le Scole, lo scoglio di cui un grande frammento è rimasto incagliato nella nave fino allo spiaggiamento presso il porto del Giglio.