ISOLA DEL GIGLIO – Le prime telefonate sono arrivate alle 22.15, poi un fiume di contatti fino al mattino dopo.
I passeggeri della nave Costa Concordia, naufragata venerdì all’Isola del Giglio (le immagini), erano ancora a bordo e non sapevano cosa stesse succedendo tra le cabine.
La nave poco dopo ha cominciato a imbarcare acqua e le chiamate si sono fatte sempre più insistenti. Sono partiti i soccorsi, la corsa ad accaparrarsi salvagenti e scialuppe per mettersi in salvo e tornare a riva dopo quello che sembra essere un tragico errore umano che è costato la vita a sei persone su oltre quattromila.
“Aiuto, aiuto..la nave…C’è stato un grosso rumore”, urla un passeggero al cellulare. “Pronto, siamo all’Isola del Giglio, c’è stato un blackout e poi è tornata la luce, abbiamo sentito un botto”, dice un altro. “Siamo preoccupati, è successo qualcosa?”.
Una donna poi richiama e racconta: “Siamo su una nave, adesso è ferma, c’è stato un blackout”. Poi ancora: “Ora ci hanno messo in fila”.
Intanto il comandante della nave, Francesco Schettino, sarebbe stato già a riva e forse, raccontano i testimoni, voleva coordinare tutto da lì nonostante la capitaneria di porto lo volesse sulla nave.
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