Costa Concordia, lo Stato chiede 37 milioni di danni alla compagnia

GROSSETO –  Lo Stato italiano ha chiesto alla Costa Crociere 37 miliardi per il disastro della Concordia all’Isola del Giglio. A tanto ammontano, secondo l’Avvocatura di Stato, i danni subiti per il naufragio della nave da crociera il 13 gennaio 2012. La richiesta è stata fatta nell’ambito del processo sul naufragio. Processo in cui il giudice per le udienze preliminare di Grosseto, Pietro Molino, ha ammesso la Costa Crociere come parte civile, insieme ai naufraghi e a tutte le altre persone fisiche che hanno fatto richiesta.

La richiesta è stata presentata come stima complessiva al momento della richiesta di costituzioni di parti civili della Presidenza del Consiglio dei ministri, dei 5 Ministeri e anche del Commissario delegato all’emergenza ambientale.

Nel dettaglio, per la Presidenza del Consiglio dei ministri la stima dei danni è di 10 milioni di euro subiti dall’Italia come danno all’immagine internazionale, mentre il Ministero dell’ambiente ha chiesto 11,5 milioni di euro per i danni ambientali e 792 mila euro per i costi di bonifica e di intervento anti inquinamento dopo il naufragio.

Cinque milioni di danni a tutela dell’immagine sono stati chiesti anche dal Ministero delle infrastrutture e trasporti più un altro milione e 700 mila euro circa per le spese sostenute nei primi tempi dell’emergenza.

Riguardo agli altri Ministeri, la difesa ha stimato il danno in 1,9 milioni di euro, gli interni 4,2 milioni, economia e finanze 262 mila euro circa. Altri 2,2 milioni di euro sono i danni chiesti per le attività del Commissario delegato all’emergenza.

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