Nel 2021 al boom dei reati di pedopornografia, come lo sfruttamento sessuale dei minori e l’adescamento on line con 137 arresti (+98%) e 2.539 siti oscurati, si sono affiancati la falsificazione e la commercializzazione di green pass illegali, in alcuni casi con truffe, e le intrusioni informatiche nei sistemi sanitari regionali per poter inserire dati relativi a vaccinazioni e tamponi mai eseguiti proprio per ottenere il rilascio di certificati green pass.
Nel 2021 sono stati, complessivamente, 5.434 gli attacchi a sistemi informatici critici nazionali, sia pubblici che privati, gestiti dal Cnaipic, la struttura specializzata in cybersicurezza della Polizia Postale e delle Comunicazioni, che ha diramato 110.524 alert e denunciato 187 persone.
Le nuove forme di monitoraggio
Nell’anno appena trascorso la Polizia Postale e delle Comunicazioni ha dovuto approntare una nuova forma di monitoraggio nei confronti della “complessa galassia dei movimenti No vax e No Green pass” che ha portato a denunciare 101 persone e controllare 300 canali no vax attivi su piattaforme di messaggistica e spazi web, con la chiusura di molti canali Telegram, che incitavano alla violenza contro le istituzioni e organizzavano eventi o manifestazioni non autorizzate.
Altra conseguenza della pandemia provocata dalla diffusione dello smart working è stato l’incremento delle frodi finanziarie, il cosiddetto ‘financial cybercrime’: nel 2021 si sono registrati 126 attacchi informatici ai sistemi finanziari di grandi e medie imprese, per un totale di oltre 36 milioni di euro sottratti illecitamente attraverso complesse frodi telematiche, 17 milioni dei quali recuperati dalla Polposta.
Anche per i fenomeni di phishing, smishing e vishing, tecniche utilizzate per carpire illecitamente dati personali e bancari, c’è stato un sensibile aumento dei casi trattati dalla Polposta (+27%), per un totale di oltre 18.000 furti di credenziali per accesso ai sistemi di home banking, di numeri di carte di credito, di chiavi private di wallet di cryptovalute a fronte dei quali sono state denunciate 781 persone.
I reati contro la persona
Una vera impennata nel 2021 si è verificata per i reati contro la persona commessi attraverso la rete: i casi di sextortion, cioè di estorsione a sfondo sessuale, sono stati 984, con un incremento del 54% rispetto al 2020; quelli di revenge porn 225 (+78%) e quelli di stalking 176 (+23%).
Complessivamente sono state denunciate oltre 1.400 persone. Sul fronte del cyberterrorismo e, in generale, dell’estremismo in rete, sono stati oltre 117 mila gli spazi web su cui hanno indagato nel 2021 gli esperti della Polizia Postale e delle Comunicazioni.
Tra questi, 1.095 sono risultati caratterizzati da contenuti illeciti e in 471 casi la risorsa digitale è stata oscurata. Le indagini in questo settore hanno portato alla denuncia di 39 soggetti ritenuti responsabili di attività di propaganda jihadista, ovvero legati all’estremismo di destra o a movimenti anarchici.