La nuova ondata di Omicron 5 fa volare i contagi. E non è finita qui. Non è finita qui perché è in arrivo un’altra variante, questa volta dall’India.
“Siamo vicini al picco. A metà luglio dovremmo averlo raggiunto”. Questa è la previsione di Pier Luigi Lopalco, professore di Igiene e Prevenzione presso l’università del Salento, che ha parlato in una intervista al Corriere della Sera.
Le parole di Lopalco
Due gli elementi specifici su cui si fonda questa valutazione, ha poi precisato l’esperto: “Innanzitutto, vale l’osservazione di quanto sta avvenendo nei Paesi in cui questa sotto variante di Omicron è arrivata per prima dando avvio alla rapida risalita dei casi. Inoltre, abbiamo come riferimento quanto è avvenuto nelle ondate precedenti”.
Resta il fatto che, secondo Lopalco, l’attuale rialzo dei contagi da Covid-19 rientri in un’ondata che “non aspettavamo, non così impetuosa” e i dati confermano che “ora l’incidenza è alta”.
Bisogna preoccuparsi? “Non sarei tanto pessimista. Molti fra quelli che si stanno contagiando hanno vissuto altre infezioni, anche più di una, o si sono vaccinati o hanno la cosiddetta immunità ibrida, cioè oltre ad aver ricevuto le dosi hanno contratto il virus. In altre parole, non finiscono in ospedale”.
Al momento poi, continua il professore, la popolazione italiana “è sempre più resistente grazie all’immunità di comunità che si crea grazie alla minore intensità clinica del virus”.
“Bisogna cambiare il sistema di raccolta dei dati”
“Mi auguro che a settembre venga cambiato il sistema di raccolta dei dati. Spesso non sappiamo nulla sulla evoluzione clinica di quelli che fanno il tampone in farmacia. Ancora meno di quelli che lo acquistano e si testano in proprio, decidendo magari di non dirlo al medico di famiglia”.