Covid in Italia, bollettino 19 ottobre: 41712 nuovi casi, 81 morti. Calano malati in intensiva, positività stabile

Covid in Italia, sono 41.712 i nuovi casi di Covid-19 registrati nelle ultime 24 ore secondo i dati forniti dal bollettino quotidiano del ministero della Salute. Ieri i casi erano stati 58.360. In calo anche le vittime: oggi sono 81 contro le 113 di ieri. Il tasso di positività è del 17,9%, più o meno stabile dato che ieri si attestava intorno a 17,7%. I tamponi molecolari e antigenici eseguiti sono stati 233.084, contro i 329.569 del giorno precedente.

Covid in Italia, calano i malati in terapia intensiva: + 69 nei reparti ordinari

Il totale dei casi di Covid rilevati dall’inizio della pandemia in Italia è di 23.214.073. Sono 251 i pazienti ricoverati in terapia intensiva (ieri erano 254) nel bilancio tra entrate e uscite, mentre gli ingressi giornalieri sono stati 32 . I ricoverati nei reparti ordinari sono 7.062, rispetto ai 6.993 di ieri, ovvero 69 in più di ieri . Gli attualmente positivi sono 542.792. Dimessi e guariti sono 22.493.006, mentre dall’inizio della pandemia i decessi sono stati 178.275.

Rallenta la crescita dei casi Covid dopo l’accelerazione della scorsa settimana

Dopo l’accelerazione subita nella scorsa settimana, con un balzo del 37%, rallenta la crescita dei ricoveri Covid. Nella rilevazione del 18 ottobre effettuata dagli ospedali sentinella aderenti alla rete Fiaso si osserva un modesto aumento dei ricoverati pari all’1,9%. L’incremento, tuttavia, riguarda solo i pazienti ricoverati nei reparti ordinari Covid e dunque i casi meno gravi: in sette giorni il numero dei posti letto occupati è salito del 2,7%. Al contrario nelle terapie intensive l’andamento appare diverso, c’è una diminuzione di 4 pazienti. 

In terapia intensiva un’alta popolazione di non vaccinati

La diminuzione di 4 pazienti conferma la sostanziale stabilità dei numeri nelle rianimazioni che variano solo di poche unità ormai da qualche settimana. In terapia intensiva continua a essere alta la proporzione di non vaccinati, pari al 25% tra coloro che sono ricoverati con sindromi respiratorie e polmonari. Tra i ricoverati vaccinati, invece, circa l’80% ha ricevuto l’ultima somministrazione di vaccino da oltre sei mesi e non ha dunque effettuato la quarta dose nonostante si tratti per la stragrande maggioranza di anziani e affetti da altre patologie, proprio i soggetti più a rischio di sviluppare complicanze a seguito dell’infezione del virus Sars-Cov-2.

Complessivamente nei reparti ospedalieri ordinari, il 60% dei ricoverati riguarda i cosiddetti pazienti Con Covid, ovvero coloro che sono arrivati in ospedale per curare un’altra patologia e sono stati trovati incidentalmente positivi al tampone e dunque ricoverati in aree Covid.

Di contro, solo il 40% è ricoverato Per Covid con sintomi respiratori e polmonari. Nelle classi di età pediatriche si osserva un aumento speculare alla riduzione della settimana scorsa, ritornando al numero di ricoverati di due settimane fa, secondo quanto emerge dalla rilevazione nei quattro ospedali pediatrici e nei reparti di pediatria aderenti alla rete sentinella di Fiaso. Si tratta di oscillazioni di pochi casi, il segnale che si può cogliere è una stabilità verso il basso. Non ci sono pazienti in terapia intensiva.

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