Covid in Italia, epidemia accelera. Il 77% dei focolai sono in famiglia

Il monitoraggio Iss-ministero della Salute sull’epidemia da Covid in Italia evidenzia per la prima volta elementi di criticità significativa. Casi in aumento per la decima settimana consecutiva.

In Italia si osserva un’accelerazione del progressivo peggioramento dell’epidemia di Covid-19 segnalato da dieci settimane, che si riflette in un notevole carico di lavoro sui servizi sanitari territoriali.

Per la prima volta si segnalano elementi di criticità significativa relativi alla diffusione del virus nel nostro Paese.

Lo afferma il monitoraggio settimanale del ministero della Salute-Istituto superiore di sanità relativo alla settimana 28 settembre-4 ottobre.

Epidemia Covid, casi in aumento da dieci settimane

Continuano ad aumentare i nuovi casi segnalati con un’incidenza cumulativa negli ultimi 14 giorni di 44,37 per 100.000 abitanti (periodo 21/9 – 4/10 contro il 34,2 per 100.000 abitanti nel periodo 14/9 – 27/9).

Si osserva anche un aumento nel numero di casi sintomatici nello stesso periodo (8.198 casi sintomatici nel periodo 21/9-4/10 vs 6.650 casi sintomatici nel periodo 14/9 – 27/9). 

“Aumenta per la decima settimana consecutiva il numero di casi, ma questa volta un po’ di più rispetto alle scorse settimane. L’Rt supera di poco l’unità. Si registrano focolai e casi sporadici in tutte le regioni e il numero di ricoveri tende ad aumentare, anche se non si registra un sovraccarico di terapie intensive”.

E’ il commento di Gianni Rezza, direttore generale della Prevenzione ministero della Salute, al monitoraggio settimanale Iss-Ministero.

In questa fase, aggiunge, “bisogna essere estremamente prudenti, evitare assolutamente aggregazioni ed eventi sia pubblici che privati, utilizzare sempre la mascherina, adoperare misure di distanziamento fisico e curare l’igiene delle mani”.

Nel periodo 17 – 30 settembre 2020, l’indice di trasmissibilità l’Rt calcolato sui casi sintomatici è pari a 1,06. 

Dalla scuola il 2,5% dei nuovi focolai

Sono stati riportati complessivamente 3.805 focolai attivi, di cui 1.181 nuovi.

Ci sono focolai nella quasi totalità delle province (104/107). La maggior parte continua a verificarsi in ambito domiciliare (77,6%).

Continua a scendere la percentuale di quelli rilevati nell’ambito di attività ricreative (4,1% contro il 4,5% della settimana precedente).

Questa settimana sono in lieve aumento i focolai in cui la trasmissione potrebbe essere avvenuta nelle scuole.

Si tratta del 2,5% di tutti i nuovi i focolai.

La maggior parte dei focolai continua a verificarsi in ambito famigliare, pari al 77,6%.

Rimane dunque fondamentale mantenere “un’elevata consapevolezza sull’importanza di continuare a rispettare in modo rigoroso tutte le misure necessarie a ridurre il rischio di trasmissione”.

Continuano a salire ricoverati, più terapia intensive

A livello nazionale continua a salire il numero di persone ricoverate (3.287 vcontro 2.846 in area medica, 303 contro 254 in terapia intensiva nei giorni 4/10 e 27/9, rispettivamente) e, conseguentemente, aumentano i tassi di occupazione delle degenze in area medica e in terapia intensiva. (fonte ANSA)

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