Covid, oltre 2 milioni gli over 70 ancora non vaccinati. In Sardegna manca all’appello ancora il 30% degli over 80

Sono oltre 2 milioni di italiani over 70 che non hanno ancora ricevuto la prima dose del vaccino. In base all’ultimo report del governo, aggiornato al 14 maggio, 519.666 ultra ottantenni (l’11,49% della popolazione di questa fascia d’età) e 1.495.947 cittadini tra i 70 e i 79 anni (il 24,84%) non sono stati vaccinati.

Tra gli over 80 la regione più indietro è la Sardegna, con un 30,99% che non ha avuto neanche la prima dose mentre in Veneto la percentuale scende all’1,56%. Tra i 70-79enni la regione che ha vaccinato meno è la Sicilia, con il 42,57% e quella che è andata meglio è la Puglia, dove resta un 15,70% di non vaccinati.

Covid, sottosegretario all’Istruzione: “Test salivari per gli esami di terza media e di maturità”

“Condivido la riflessione sull’opportunità di utilizzare i test salivari già per gli esami di terza media e di maturità. Porrò il tema all’attenzione del ministro Patrizio Bianchi”. Lo ha detto all’agenzia Ansa il sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso.

“Finalmente il ministero della Salute ha dato il via libera all’uso dei tamponi salivari nelle scuole: un provvedimento che come Lega caldeggiavamo da mesi e che servirà a contenere i rischi per insegnanti, personale e studenti, migliorando sensibilmente la capacità di monitorare e tracciare la presenza del virus all’interno della comunità scolastica. Questo è lo spirito con cui deve muoversi un Governo di unità nazionale”, aggiunge Sasso.

Covid, sottosegretario all’Istruzione: “Test salivari ideali per i più piccoli”

“I tamponi salivari sono stati sperimentati con successo in diverse realtà del nostro Paese e la loro attendibilità è sensibilmente migliorata rispetto al passato. Si tratta di un test ideale soprattutto per i più piccoli, che potrebbero risentire dell’eccessiva invasività dei tamponi molecolari classici. L’autorizzazione del ministero della Sanità si è fatta un po’ attendere, ma ora che è stata fatta chiarezza le scuole avranno modo di organizzarsi al meglio, anche in vista della partenza del nuovo anno scolastico a settembre. Sotto questo profilo – sottolinea Sasso – risultano quanto mai opportuni i 150 milioni stanziati per i dispositivi di sicurezza nel decreto sostegni di marzo e i circa 500 che dovrebbero essere inseriti nel prossimo provvedimento”.

 

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