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Covid, 8 Regioni in calo. Boom casi Puglia, Sicilia e Calabria. Mortalità torna a crescere

In diverse Regioni il picco sembra ormai scavallato mentre in altre (tra cui la Calabria e la Puglia) la situazione si fa più drammatica. 

La cavalcata del Covid è passata da un galoppo sfrenato a un piccolo trotto. La variazione dei nuovi casi nell’ultima settimana (prendendo come riferimento i dati di ieri) a livello nazionale è stata del 2,5%, quando una settimana fa superava il 16% e all’inizio della seconda ondata viaggiava tranquillamente intorno al 100%.

Ma in realtà il Covid imperversa a macchia di leopardo lungo la penisola, come nella prima ondata, ma con una variabile in più: le chiusure differenziate tra una regione e l’altra. Se si scorre la mappa dei contagi, si scopre che negli ultimi 7 giorni ci sono 8 regioni che sembrano aver già scavallato il picco, avendo registrato meno casi della settimana precedente. Spicca il dato della Lombardia, ‘zona rossa’ dal 4 novembre: -6,9% di casi rispetto a sette giorni fa.

Covid, le Regioni in calo

Sembra giovarsi delle ordinanze restrittive anche la Provincia di Bolzano, in zona rossa dal 10 novembre (-3,6%), e tra le regioni nella fascia più alta di rischio si intravede un rallentamento anche in Campania (-1,1%) e Toscana (-1,9%), entrambe ‘rosse’ dal 13 novembre.

In calo netto la Liguria (-16,4%), rimasta in area arancione, così come l’Umbria (-10,5%). Anche in area gialla si registrano cali: è il caso della provincia di Trento (-8,2%) e del Veneto (-0,9%). Complessivamente, 43 Province su 107 in Italia hanno avuto negli ultimi 7 giorni un numero minore di casi rispetto ai sette precedenti.

Covid, le Regioni a rischio

Ma ci sono anche le dolenti note. Pur essendo in zona rossa dal 4 novembre, come la Lombardia, la Calabria martoriata dal caos di queste settimane segna un poco incoraggiante +27,4% rispetto alla settimana scorsa. Fa anche peggio la Puglia (in zona arancione), salita in 7 giorni addirittura del 31,1%, poco più della Sicilia (sempre in arancione) cresciuta del 29,7%. Quanto alle regioni ‘gialle’, detto del Veneto e di Trento, rimangono in crescita, quindi a rischio “promozione” in una fascia superiore, il Molise (+11,9%), il Lazio (+7%) e la Sardegna (+6%).

Zone in cui la vita è divisa in due: di giorno scorre (quasi) normalmente, con le limitazioni che conosciamo ormai a memoria, di notte il coprifuoco. Saranno i loro dati soprattutto da monitorare nei prossimi giorni per capire se in queste regioni si va verso l’upgrade del colore, o se basteranno le misure più soft a contenere i contagi.

Mortalità torna a crescere, +23% in diverse città

Ad ottobre “si rileva un incremento di mortalità sia al Nord (+22%) che al Centro-Sud (+23%) con un eccesso significativo in diverse città”. In particolare, dal 28 ottobre al 3 novembre “si conferma il trend in crescita osservato a partire da metà ottobre in diverse città del Nord (Torino, Genova, Milano) e del Centro Sud (Roma, Bari, Palermo).

Da fine ottobre aumento anche a Bologna, Firenze, Perugia, Cagliari e Catania”. Emerge dall’Andamento della mortalità giornaliera nelle città italiane in relazione al Covid. (fonte AGI)

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