Covid, il Comitato scientifico della Sardegna: "Stop ai consumi al bancone del bar" Covid, il Comitato scientifico della Sardegna: "Stop ai consumi al bancone del bar"

Covid, il Comitato scientifico della Sardegna: “Stop ai consumi al bancone del bar”

Sardegna, nuove restrizioni per frenare il Covid, il Comitato scientifico: “Stop ai consumi  al bancone del bar”.

Sardegna, chiusura per 30 giorni delle scuole superiori e delle università, con attivazione della didattica a distanza, riduzione del livello di occupazione dei mezzi pubblici, per garantire la distanza di due metri fra i passeggeri, taglio delle frequenze dei voli e divieto assoluto di consumazioni al bancone nei bar e nei ristoranti, che dovrebbero anche portare a due metri la distanza fra i tavoli.

Sono le principali raccomandazioni del Comitato tecnico-scientifico, nominato dal presidente della Regione Christian Solinas, per contenere l’epidemia di Covid in Sardegna, sintetizzate in un documento consultato dall’AGI.

 Gli esperti segnalano come occorrano almeno tre settimane per valutare l’impatto delle misure restrittive sulla curva dei contagi e insistono sulla necessità di migliorare il tracciamento dei casi, con l’incremento del personale e la trasmissione dei casi ai Comuni.

Andrebbero potenziati anche i laboratori di diagnosi molecolare per rendere disponibili in giornata gli esiti dei tamponi.

Da modulare poi i posti letto e il personale negli ospedali, oltre all’assistenza domiciliare. Bar e ristoranti.

Il Comitato ha suggerito, accanto al divieto di consumazione al bancone e al raddoppio della distanza tra i tavoli, l’estensione dell’apertura dei bar alle 20 e dei ristoranti fino alle 23.30.

Su questo punto, c’è il no netto del governo, considerata la gravità del quadro epidemiologico generale.

Palestre e piscine.

Possibile mantenerle aperte nel rigoroso rispetto dei protocolli di controllo dell’infezione, dato il basso rischio di contagio.

Andrebbero, però, chiusi gli spogliatoi per evitare assembramenti.

Scuola.

La didattica in presenza negli istituti chiusi dovrebbe essere consentita solo a persone con disabilità per favorire l’interazione con gli insegnanti di sostegno.

Durata delle restrizioni. Le misure suggerite potrebbero essere riviste e modulate, secondo il Comitato, dopo tre settimane, in base ai dati epidemiologici.

“In particolare”, è il parere degli esperti, “l’incremento dell’incidenza con valori maggiori di 40 casi per 100mila abitanti per 7 giorni consecutivi implicherà l’incremento della severità delle misure restrittive”.

Si suggeriscono interventi locali mirati a livello provinciale e comunale, dove necessario.

La stretta dovrebbe scattare anche se dovesse risultare occupato oltre l’80 per cento dei posti letto a disposizione della Regione o dei presidi provinciali. (fonte AGI)

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