Cremona, fondi per “viaggi della memoria” sui luoghi dell’Olocausto spesi in cene e hotel

Auschwitz

Viaggi, ristoranti con conti da 800 euro alla volta, taxi, regali: tutte queste spese venivano catalogate dalla ex giunta di centrosinistra della provincia di Cremona sotto la voce «viaggi della memoria». A denunciare le spese “pazze” è la nuova giunta di centrodestra che ora governa la provincia lombarda.

Tra le visite previste per le scolaresche della provincia di Cremona infatti, molti viaggi erano “della memoria” sui luoghi della follia nazista:  Auschwitz, Ravensbrück, Berlino, ed anche la Normandia teatro dello sbarco alleato, e Cefalonia, isola greca dove l’esercito tedesco sterminò la Divisione Acqui.

Negli istituti del Cremonese sono stati organizzati vari viaggi di questo tipo negli ultimi anni. Alle spalle c’era il “Comitato per la difesa e lo sviluppo della democrazia” che ha raccolto quasi 400mila euro dal 2005 al 2009 destinando però agli studenti solo le briciole: meno della metà di questi soldi andavano infatti a coprire le spese delle trasferte delle scolaresche. Il resto dove finiva? A pagare, secondo il dossier, le scampagnate degli amministratori provinciali.

Il personaggio chiave è il presidente uscente Giuseppe Torchio, ex deputato dc passato alla Margherita. Da numero uno della Provincia di Cremona finanziava il Comitato per la democrazia: 103mila euro. E chi è il presidente del Comitato? Lo stesso Torchio. Egli dunque finanziava sé medesimo. Ma il Comitato riceveva altri sostegni: secondo la ricostruzione della nuova giunta, in testa c’è la formigoniana Regione Lombardia (250mila euro), segue la Provincia di Cremona, quindi Fondazione Cariplo e Unione europea. In tutto, appunto, 400mila euro scarsi.

Tra le spese conteggiate emergono ad esempio 90mila euro serviti per coprire spese varie «di rappresentanza dell’amministrazione provinciale (ristoranti, hotel, viaggi in taxi, stampe, regali)» come scritto in una lettera che il neopresidente della Provincia, Massimiliano Salini, ha inviato ai presidi delle scuole. Ulteriori 26mila sono andati all’Apic, cioè l’Associazione di promozione delle iniziative culturali della Provincia di Cremona. Manco a dirlo, il presidente dell’Apic era Torchio.

Dunque, la giunta Torchio finanziava un comitato presieduto da Torchio, il quale a sua volta girava parte dei fondi a un’associazione guidata ancora da Torchio e saldava spese di rappresentanza dell’amministrazione Torchio. In realtà secondo la nuova giunta di centrodestra che governa da giugno, nemmeno i soldi restanti (meno della metà) andavano tutti alle famiglie degli studenti in viaggio: una parte infatti sovvenzionava le delegazioni della vecchia amministrazione sui luoghi della memoria. Per esempio, il viaggio in Normandia del 2007 di 7 persone: Torchio, un addetto stampa della provincia, un autista, quattro giornalisti. O la trasferta a Cefalonia del 2008 dell’assessore provinciale al turismo. O ancora la visita della primavera scorsa a Strasburgo di quattro persone: ancora Torchio con il suo vice, un assessore e un consigliere provinciale.

La giunta di centrodestra ora grida allo scandalo e per bocca dell’assessore provinciale alle politiche sociali Silvia Silvia Schiavi (Lega Nord) promette di redistribuire le risorse recuperate «ai bisogni e alle necessità di molte famiglie che si trovano in condizioni disagiate». Per l’ex presidente Torchio invece ora «cadrà la possibilità di realizzare nel nostro territorio i percorsi scolastici e gli stessi corsi di perfezionamento riconosciuti ai massimi livelli, per le guide e gli accompagnatori dei ragazzi in questi viaggi».

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