Cremona, incidenti lavoro: morto dopo agonia di 5 giorni

È morto dopo cinque giorni di agonia all’ospedale maggiore di Cremona Alberto Ferrazzano che si era gravemente ferito dopo l’infortunio sul lavoro in cui era rimasto coinvolto a Casanova del Morbasco (Cremona).

L’operaio di 39 anni originario di Potenza ma residente a Sanguigna di Colorno (Parma), sposato e padre di due figli, è morto nel reparto di Terapie Intensive. Il dramma, la scorsa settimana: Ferrazzano è stato travolto, schiacciato e quasi sepolto da un cumulo di terriccio, franato nello scavo dove stava lavorando in un cantiere edile alle porte della frazione di Sesto Cremonese.

Dipendente della ditta Storci di Sissa (Parma), l’operaio era alla sua prima giornata di attività in quello slargo dove si stanno costruendo villette a schiera. A strapparlo alla morte, almeno quel giorno, erano stati colleghi, vigili del fuoco e operatori del 118: i primi si erano gettati nel fossato e gli avevano velocemente liberato il volto evitandogli di soffocare; i pompieri, arrivati tempestivamente, lo avevano estratto in pochi minuti; e i medici avevano continuato per oltre mezz’ora a praticare massaggio cardiaco e stimolazione con le piastre, senza mai smettere di credere nel recupero del parmense anche quando sembrava, a fronte di respiro e battito cardiaco inesistenti, che tutto fosse perduto. Ma le cure ospedaliere non l’hanno potuto salvare.

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