Cremona: morto l’anziano colpito da legionella

Romano Boccali, il cremonese di 74 anni colpito da legionella e ricoverato ieri all’ospedale maggiore di Cremona è morto oggi nel reparto di Terapie Intensive dell’ospedale Maggiore. La Asl parla di ”concausa”. La notizia del decesso dell’anziano, tassista in pensione, ha suscitato allarme nel condominio dove l’uomo viveva, al numero 2 di via Biazzi, nel quartiere Po, per la presenza del batterio gram negativo nella rete idrica del palazzo.

I responsabili dell’Azienda sanitaria locale seguono la vicenda. Sono attese indicazioni sul fronte della profilassi. Gli esami condotti in quattro punti della rete idrica hanno palesato la presenza, in tre rilevamenti, di cariche batteriche riconducibili alla legionella. In nessun caso si e’ trattato di concentrazioni elevate, ha ribadito oggi il direttore sanitario dell’Asl, Stefano Zenoni, che segue la vicenda in prima persona.

”Il decesso non può essere riconducibile soltanto alla legionellosi. Il paziente aveva problemi di base: una condizione generale non buona”, ha spiegato Zenoni che ieri, appena messo al corrente del caso di legionellosi, aveva preso contatto con i responsabili del reparto di Terapie intensive dov’era ricoverato Boccali. La notizia del ricovero dell’anziano affetto da legionella era stata diffusa dall’amministratore del condominio che aveva affisso dei cartelli nei quali si invitava a prestare attenzione all’uso dell’acqua calda e che aveva disposto l’intervento di una ditta specializzata per la disinfezione, che dovrebbe iniziare lunedi’ prossimo.

La legionella puo’ vivere tra 5 e 55 gradi centigradi. La patologia, sulla base di quanto indicato dai protocolli internazionali, risulta letale in una percentuale del 20 per cento delle persone colpite. Quasi sempre si tratta di anziani.

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