CREMONA – Ha strangolato la moglie che dormiva nel letto della loro casa di Cremona. Questa l’accusa con cui i giudici della Corte d’Appello di Brescia hanno condannato Saddike Chabli, marocchino di 60 anni, a 18 anni di carcere per l’omicidio di Nadia Guessous, 46 anni.
Il delitto è avvenuto nella notte del 12 gennaio 2016, quando l’uomo si avvicinò alla donna che dormiva e la strangolò. Chabli si è dichiarato incapace di intendere e di volere nel compiere l’omicidio e la corte d’Appello ha confermato la condanna inflitta in primo grado.
L’omicidio avvenne nella camera da letto della casa dove i due e le loro figlie vivevano, a Cremona in via dell’Annona, nel quartiere periferico Zaist. La notte del delitto le figlie erano in Marocco. Da tempo la coppia non andava più d’accordo: Chabli, già padre di tre figli maschi avuti dal primo matrimonio, che vivono in Francia, era disoccupato dopo aver fatto, per vent’anni, il custode in una fabbrica alimentare del Cremonese. Provvedeva la moglie, con il suo lavoro nella mensa delle suore, a sostenere la famiglia. In passato, lei lo aveva denunciato per maltrattamenti. L’uomo era stato allontanato, poi lei lo aveva riaccolto in casa.
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