CREMONA – La moglie lo aveva denunciato per maltrattamenti tre anni fa. E oggi lui l’ha ammazzata. A dare l’allarme, chiamando i carabinieri di Cassano d’Adda, è stato il figlio della donna, Nadia Guessons, 45 anni, che ha chiamato dal Marocco.
Entrati nella casa in cui Nadia viveva insieme al marito, Chabli Saddike, i militari hanno trovato il corpo della donna senza vita sul letto, con segni evidenti di strangolamento intorno al collo.
L’omicidio è avvenuto poco prima dell’una di martedì 12 gennaio in un condominio che si trova in una laterale di via Mantova che costeggia lo stadio Zini. Nadia Guessons, marocchina, lavorava in una mensa del centro storico di Cremona.
L’omicidio ha lasciato sbigottiti i vicini di casa, che dipingono la coppia come una famiglia normale e di Nadia dicono che “era una donna bravissima, molto attiva, grande lavoratrice”.
I due si erano trasferiti al numero 5 di via dell’Annona un paio d’anni fa con le due figlie, che da qualche settimana si trovano in Francia ospiti di parenti.
L’uomo, che aveva precedenti per guida in stato di ebbrezza, è tuttora pendente un processo in primo grado per maltrattamenti con vittima sempre la moglie. E’ rinchiuso nel carcere cremonese di Ca’ del Ferro con l’accusa di omicidio volontario. Ancora in fase di accertamento l’ipotesi del tentato suicidio: su di lui i sanitari martedì notte non hanno riscontrato alcuna ferita, tanto che l’uomo non è stato portato al pronto soccorso cittadino ma direttamente in carcere.