Criminalità a Roma, il procuratore: "E' guerra tra bande"

ROMA, 13 LUG – Una guerra tra bande per il predominio nelle varie attività criminali della capitale. Per il procuratore aggiunto di Roma, Giancarlo Capaldo, può esserci questo dietro gli ultimi fatti di sangue nella capitale all'ombra della criminalità organizzata.

''Le risposte che le forze dell'ordine hanno dato disarticolando alcune organizzazioni autoctone possono aver dato luogo a un regolamento di conti interno alle bande della capitale cui bisogna far fronte con una nuova articolazione delle forze dell'ordine sul territorio'', spiega Capaldo.

Non azzarda invece una lettura unitaria dei vari fatti di sangue il sottosegretario al ministero dell'Interno, Alfredo Mantovano: ''non azzardo una lettura unitaria e invito a non mettere tutto insieme in quanto a causali e contesti criminali di riferimento''.

''A Roma, come in tutte le città dove c'è ricchezza – ha spiegato – c'è un tentativo della criminalità organizzata di infiltrarsi nell'economia del territorio. Non è una specificità romana ma di tutta l'Italia perché ormai le organizzazioni criminali come 'Ndrangheta e Camorra hanno lasciato le proprie aree d'origine e si sono ramificate su tutto il territorio nazionale''.

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