Crisi di bagnanti sulle spiagge: i lidi si lamentano per luglio

ROMA, 29 LUG – A luglio continua il segno negativo negli stabilimenti balneari, in Liguria e' stato registrato meno 25% di presenze sulle spiagge e nei consumi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, solo la Sicilia e la Sardegna riescono a contenere le perdite: a renderlo noto, oggi, e' stato Riccardo Borgo, presidente del Sib, Sindacato Italiano Balneari, che associa circa 10.000 imprese ed aderisce alla Fipe/Confcommercio.

"La causa principale è da individuare nelle avverse condizioni atmosferiche – continua Borgo – le piogge e le temperature quasi autunnali hanno sconsigliato i turisti a venire in spiaggia. Diverse mareggiate, poi, hanno amplificato il fenomeno erosivo su lunghi tratti di litorale con il risultato che molti stabilimenti balneari, oltre ad aver subito danni alle attrezzature, sono stati costretti a diminuire il numero degli ombrelloni a disposizione dei clienti ma, soprattutto, a modificare i servizi offerti in funzione del ridotto spazio utilizzabile".

Continua il fenomeno per cui nei week-end spesso si registra il tutto esaurito, ma nei giorni feriali le presenze sono, purtroppo, ridotte al minimo.

Per i balneari e' assolutamente necessario avviare un monitoraggio dettagliato su tutti i circa 8.000 chilometri di costa della nostra Penisola individuando quei tratti di litorale su cui intervenire al più presto con opere di rifacimento e/o di consolidamento.

"Confidiamo che ad agosto sia possibile invertire questa tendenza, anche in considerazione del fatto che questo continua ad essere il mese preferito dagli italiani per le vacanze – conclude Borgo – non ci illudiamo, però, di poter 'raddrizzare' una stagione turistica 2011 cominciata davvero male".

Presenze sulle spiagge, rispetto allo stesso periodo del 2010, secondo un sondaggio condotto su un campione di imprese balneari aderenti al Sib: Luglio 2011 Abruzzo invariato Basilicata invariato Calabria – 10% Campania – 15% Emilia Rom. – 10% Friuli V. G. – 15% Lazio – 20% Liguria – 25% Marche invariato Molise invariato Puglia – 8% Sardegna- 5% Sicilia – 5% Toscana – 20% Veneto – 12%.

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