Crotone: blitz della polizia contro la ‘ndrangheta, sequestrati beni per almento 35 milioni di euro

Pubblicato il 12 Ottobre 2009 - 08:00 OLTRE 6 MESI FA

Una vasta operazione contro la ‘ndrangheta è scattata all’alba di lunedì nel crotonese. Nel mirino di un centinaio di uomini della polizia di Stato è la cosca dei cosiddetti “Papaniciari”.

Gli agenti stanno eseguendo perquisizioni e altri provvedimenti disposti dalla magistratura a conclusione di una complessa attività investigativa su questo segmento della ‘ndrangheta che ha portato all’individuazione di beni immobili per almeno 35 milioni di euro.

Una stima “per difetto”, ha spiegato il questore di Crotone, Giuseppe Gammino, in una dichiarazione al GR Uno Rai. I provvedimenti di sequestro riguardano appartamenti, ville, terreni agricoli, diverse società ed anche – “queste non mancano mai anche in questi ambienti” – onoranze funebri, e un villaggio turistico, oltre a proprietà nel veronese e nel mantovano.

I “Papaniciari” sono un gruppo ritenuto molto pericoloso sul territorio di Crotone. Il nome alla cosca deriva dal fatto che epicentro sarebbe localizzato nel quartiere di Papanice, nel capoluogo crotonese. L’operazione ha il nome in codice “Dirty investiments” (investimenti sporchi) ed è finalizzata – come detto in una nota del Viminale – ad “aggredire patrimoni mafiosi indebitamente accumulati”.

Oltre al personale della Squadra Mobile di Crotone stanno operando uomini dello SCO, Servizio Centrale Operativo, e dei Reparti Prevenzione Crimine della Polizia di Stato. L’attività investigativa è stata condotta da una specifica equipe investigativa composta dalla Squadra Mobile di Crotone e dal Servizio Centrale Operativo, con impiego di investigatori esperti nel settore patrimonialistico.

Il sequestro dei beni è stato disposto dal Tribunale di Crotone nel quadro di una mirata inchiesta della Procura di Crotone e della Procura Distrettuale Antimafia di Catanzaro.