Crotone, Cie devastato e chiuso dopo le proteste per la morte di un marocchino

cieCROTONE – Un immigrato marocchino morto, secondo altri del centro di identificazione d esplusione, in circostanze misteriose. Una protesta nata per chiedere e avere spiegazioni su quella morte. Il Cie a Crotone chiuso per le devastazioni seguite a quella protesta. E’ la cronaca degli ultimi giorni del Cie “Sant’Anna” di Isola Capo Rizzuto, dopo la morte del marocchino Moustapha Anaki

L’uomo era recluso nel Cie da circa un mese perché immigrato irregolare in attesa del rimpatrio ed era stato trasferito nel centro calabrese dopo avere scontato una pena nel carcere di Salerno. Si trovava in Italia da sette anni sempre senza permesso di soggiorno, condizione che non costituisce reato penale, ma solo amministrativo. La notizia è trapelata dai familiari che vivono a Roma e in parte in Calabria. Dopo la morte dell’uomo, avvenuta il 10 agosto, nel Cie è scoppiata una violenta protesta che ha portato, secondo quanto riferisce la prefettura, alla totale inagibilità del centro fino alla chiusura intorno a ferragosto. Il Centro è stato così svuotato da tutti i trattenuti che avevano condiviso la detenzione amministrativa con Anaki. I reclusi, che il ministero dell’Interno chiama “ospiti”, sono stati sparpagliati in vari altri centri di detenzione amministrativa italiani.

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