Il Consiglio universitario nazionale: dopo 4 anni ripartono i concorsi

Dopo quattro anni di stallo ripartono i concorsi nell’università. Lo sottolinea il presidente del Cun (Consiglio universitario nazionale), Andrea Lenzi, commentando il primo decreto attuativo della riforma degli atenei, approvato oggi dal consiglio dei ministri, relativo al reclutamento dei docenti. Il provvedimento – sottolinea il Consiglio in una nota – ”è ‘figlio’ del Cun, semplifica le procedure, valorizzando il merito e non sottoponendolo alla disponibilità finanziaria dei singoli Atenei; conferisce maggiore responsabilità alle comunità scientifiche che dovranno dimostrare la loro capacità di selezione meritocratica; favorisce la trasparenza dei concorsi e la valorizzazione del merito nelle università”.

L’abilitazione durerà quattro anni e il mancato conseguimento precluderà la partecipazione a tutte le procedure di abilitazione indette nel biennio successivo per la medesima fascia o per la fascia superiore. Sarà il ministro, con un proprio decreto, a definire i criteri di valutazione, che saranno verificati ogni cinque anni dal Consiglio universitario nazionale (Cun) e dall’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario (Anvur).

”E’ dal 2008 – commenta il Presidente del Cun – che non si bandiscono concorsi per progressione di carriera e reclutamento dei professori e nessuna istituzione può andare avanti così, tanto meno una istituzione di ricerca e alta formazione dove la competizione è il pane quotidiano. Con questa approvazione si rimette in moto il sistema dei concorsi dopo 4 anni di stallo. I primi si potranno espletare a partire dal 2012, con avvio della abilitazione a fine 2011. Il nuovo sistema consente di selezionare i migliori e mette anche i commissari delle commissioni nella necessità di essere adeguati come curriculum per potere essere giudici: in università chi giudica deve essere superiore nettamente a chi viene giudicato”.

A questo proposito Lenzi osserva che ”anche l’ottima selezione dei componenti del direttivo dell’Anvur, presentato oggi al consiglio dei ministri, garantisce che l’intero Sistema Universitario sarà giudicato da giudici di un livello più che adeguato”. ”Ritengo che l’Anvur (per la valutazione), il Ministero (per gestione e organizzazione) e il Cun (rappresentanza e consulenza al ministro in collegamento con la comunità accademica) siano – conclude Lenzi – le tre gambe del tavolo su cui si reggerà il sistema universitario della riforma del ministro Gelmini e consentirà il successo della sua applicazione”.

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