A scuola con fucile e mimetica: arrestato studente di 17 anni

Pubblicato il 8 Giugno 2013 - 17:56 OLTRE 6 MESI FA
A scuola con fucile e mimetica

A scuola con fucile e mimetica

MILANO – E’ stato arrestato dai carabinieri il ragazzo di 17 anni che la mattina di sabato 8 giugno si è presentato nel liceo Bagatta di  Desenzano (Brescia) in tuta mimetica e con un fucile.

L’accusa è di porto illegale di armi aggravato dal fatto che l’episodio è avvenuto in un edificio scolastico. La notizia è stata confermata dagli investigatori. Il ragazzo si era presentato al Liceo Bagatta, dove studia, con un fucila nascosto nella custodia della sua chitarra elettrica.

Ai carabinieri, avvertiti dagli insegnati, ha spiegato di non voler colpire i compagni ma che voleva far male solo a se stesso. Il fucile era detenuto regolarmente dai famigliari del ragazzo.

Francesco Mulas, il preside dell’istituto, racconta che il ragazzo è “normalissimo, con una famiglia normale. Non ce l’aspettavamo. E’ un ragazzo come tanti, con la sua storia e i suoi interessi “.

Quando è stato avvisato che c’era uno studente armato, il dirigente racconta di essersi sentito mancare la terra sotto i piedi.

Il ragazzo aveva con sé 30 cartucce, mentre una era nella canna del fucile. Dopo essere stato bloccato dai carabinieri, avrebbe raccontato di non voler colpire i compagni ma di voler manifestare il suo disagio, genericamente contro la violenza nella società. Il 17enne, quando è suonata la campanella delle 11.00 avrebbe imbracciato l’arma in aula. Vi è stato un fuggi fuggi tra i compagni e ad accorgersi è stata l’insegnante di un’altra classe. E’ scattato l’allarme antincendio, la scuola è stata evacuata e sono intervenuti i carabinieri di Desenzano.

Il ragazzo, che si era allontanato, è stato ritrovato tra gli altri studenti, disarmato. Interrogato dai militari, ha raccontato di avere nascosto il fucile in un’altra aula, dove è  stato ritrovato. Nel pomeriggio, dopo l’interrogatorio condotto dai carabinieri, al comando del capitano Fabrizio Massimi, è stato disposto l’arresto dal pm dei minori di Brescia, Gianfranco Gallo.

A quanto si apprende, il ragazzo l’anno passato era stato bocciato, ma quest’anno il suo andamento scolastico non sembrava avere particolari problemi. Il ragazzo è figlio di una coppia di impiegati residenti in zona. Quando è stato fermato dai carabinieri ha anche proferito frasi contro la guerra, lasciando intendere che non voleva sparare ai compagni, ma eventualmente rivolgere l’arma contro di sè.

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