ROMA – Un massaggio cardiaco di 45 minuti lo ha tenuto in vita. Un miracolo per un giovane di 26 ani, il cui cuore si è fermato nel pomeriggio del 7 ottobre. Il ragazzo era in viaggio su un treno, poi il malore. I passeggeri si accorgono che qualcosa non va e chiamano i soccorsi. Alla stazione di Ciampino il treno si ferma e gli uomini del 118 soccorrono il ragazzo, ma il suo cuore è fermo. Ma dopo 3 scariche di defibrillatore non si danno per vinti e continuano il massaggio cardiaco sul giovane. Il ragazzo è morto, ma continuano il massaggio per ben 45 minuti e gli salvano la vita. Il respiro del giovane è diventato spontaneo e la pressione arteriosa nella norma (110-80).
”Il giovane era tecnicamente morto e da diversi minuti il suo cuore non batteva più – si è appreso da fonti sanitarie -. Poi gli operatori dell’Ares 118 hanno provato a rianimarlo prima sul treno, poi in strada con massaggi cardiaci. Dopo 45 minuti di massaggi il giovane, come viene spiegato in gergo medico, è ‘resuscitato’ ed è stato subito trasportato in ospedale, dove adesso è ricoverato”. La prognosi è riservata, ma la sua vita è salva.
Per il cardiologo dell’università Cattolica, Antonio Rebuzzi, che ha commentato l’episodio, ”il massaggio cardiaco prolungato almeno di 35 minuti , come previsto dalle linee guida, ha permesso di recuperare il battito del cuore del giovane”. ”Con un arresto cardiaco reale e prolungato non è possibile un recupero – ha precisato il cardiologo. Probabilmente si è trattato di un forte rallentamento del battito o una tachicardia ventricolare o comunque un’aritmia che ha permesso che un minimo di sangue sia arrivato al cervello per tenerlo in vita. Visto che il giovane è stato ricoverato si dovrà ora valutare la ripresa”.