Una famiglia di origine tunisine che vive da diversi anni a Vittoria, integrata con la comunità locale e con quella islamica formata da moltissimi magrebini che lavorano nelle campagne del ragusano. E’ questo l’identikit di Kamel Zaouali, 57 anni, della moglie Mariam, di 55 anni, e dei loro tre figli, due sorelle di 19 e 34 anni, e un fratello di 29.
E’ stato quest’ultimo la notte scorsa, al culmine di una lite, ad appiccare un incendio nell’abitazione di famiglia in piazza dell’Unità; la madre Mariam è morta a causa delle ustioni riportate, mentre le due sorelle sono ricoverate in Rianimazione all’ospedale Cannizzaro di Catania in gravissime condizioni, così come il padre trasferito all’ospedale Civico di Palermo.
La sorella più grande, Sameh, è una studentessa universitaria; quella minore, Oumaima, che frequenta il liceo linguistico “Mazzini” di Vittoria, avrebbe dovuto sostenere tra pochi giorni gli esami di maturità. “Una ragazza solare, piena di interessi, che ho conosciuto bene in occasione di un viaggio” racconta la preside dell’istituto Emma Barrera.
“Mi auguro – aggiunge -che si riprenda al più più presto e che possa sostenere anche in seguito gli esami”. La famiglia Zaouali è molto conosciuta anche dai fedeli che frequentano la moschea della comunità Al-Zaytouna di via Montebello.
“Kamel lavora in un’azienda agricolo. Lo conosco bene, così come la moglie e i figli. Sono miei amici, delle persone perbene – spiega il presidente della comunità islamica di Vittoria Abdelhamid Jebari -. Frequentano la moschea e sono molto presenti, stimati da tutti. Purtroppo di recente avevano avuto problemi con il figlio. Mai avrei però immaginato che si potesse consumare una tragedia simile”.