Nella Manovra 2023, il governo non ha confermato il taglio dellie accise sui carburanti. Ciò significa che da domenica 1 gennaio fare rifornimento al benzinaio costerà 18 centesimi in più. Il 31 dicembre è infatti l’ultimo giorno in cui si potrà fare benzina con lo sconto che da marzo al 30 novembre era quasi del doppio, ossia di 30 centesimi.
Associazioni consumatori calcolano aumento trasporto su gomma pari a 5.2 miliardi
L’eliminazione di questa misura sembrerebbe favorita dal prezzo basso dei carburanti che stiamo vivendo in questo ultimo periodo dell’anno. Le associazioni di consumatori non sono però d’accordo dato che calcolano un aumento del trasporto su gomma pari a 5,2 miliardi nel 2023. Rincari che alimenteranno anche l’inflazione che salirà dello 0,4% a causa dell’aumento dei costi del trasporto merci.
Lo sconto sulle accise è costato allo Stato 7,3 miliardi
Sulle casse dello Stato, lo sconto delle accise è stata una misura costosa. Quando era piena, ossia dal 22 marzo al 30 novembre, è costata circa 7,3 miliardi di euro. Tutti i cittadini ne hanno beneficiato a prescindere dal reddito. I prezzi di benzina e diesel sono comunque scesi grazie al calo delle quotazioni del petrolio sui mercati internazionali. La benzina è ai minimi da giungo 2021. Secondo le rilevazioni settimanali del ministero dell’Ambiente infatti, tra il 19 e il 25 dicembre il prezzo medio nazionale della verde è sceso a 1,625 euro al litro. Il diesel è invece arrivato a 1,689 euro, ovvero al livello più basso da poco meno di un anno, precisamente dal 31 gennaio 2022.
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