Dal primo gennaio si può pagare cash fino a 5mila euro, Meloni: “In linea con media europea”

E’ stato approvato l’innalzamento a 5mila euro del tetto per il contante dal 1 gennaio 2023. È quanto è scritto, nero su bianco, nella bozza del dl Aiuti quater atteso oggi in Consiglio dei ministri. Quindi di fatto dal primo gennaio si potrà pagare cash fino a 5mila euro. Oggi il limite è di 2mila euro. Ma cosa si paga con 5mila euro in contanti? Di fatto praticamente tutto: il chirurgo, la clinica, l’elettricista, l’idraulico. Ma anche gli elettrodomestici, oppure il tappezziere, il muratore, il pittore e l’imbianchino. Insomma capiterà sempre più spesso che un professionista chiede di essere pagato una parte con ricevuta, magari anche con il pos, e un’altra, che sarà ovviamente la parte più cospicua, in contanti…

Una “scelta” che si allinea alla “media europea” e che “era nel programma” ha detto la premier Giorgia Meloni. “In Ue c’è una discussione perché nelle diverse nazioni ci sono misure molto diverse e questo crea disparità. L’Ue si sta ponendo questo problema ragionando” su un tetto a 5mila o 10mila.

Tetto al contante, come funziona in Europa

L’Italia è uno dei 18 Paesi europei ad aver stabilito un limite ai pagamenti in contanti e l’introduzione di questo limite è stato pensato per combattere l’evasione fiscale. Ma ci sono alcune nazioni in cui evidentemente questa necessità non è stata avvertita, e sono ben nove nell’Unione: Austria, Cipro, Estonia, Finlandia, Germania, Ungheria, Irlanda, Lussemburgo, Olanda. Il limite è fissato a mille euro invece in Francia, Spagna e Svezia, mentre la nazione con il tetto più basso è la Grecia con soli 500 euro.

Tra quelli che hanno imposto un tetto più alto, citiamo Croazia, con 15mila euro, Repubblica Ceca e Malta (10mila), Lettonia (7.200), Slovacchia e Slovenia (5mila), Polonia (3.300), Portogallo e Lituania (3mila), Danimarca (2.700) e Romania (2mila).

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