Dall’Ue 16,9 milioni di aiuti al Veneto per l’alluvione 2010

BRUXELLES, 17 NOV – Johannes Hahn, commissario europeo per la politica regionale, ha oggi confermato la proposta della Commissione di stanziare 16,9 milioni di euro a favore della regione Veneto per fronteggiare le conseguenze delle piogge torrenziali cadute dell'ottobre 2010.

La sovvenzione sarà versata attraverso il Fondo di solidarietà dell'Unione europea (FSUE) e – si legge in una nota – aiuterà le autorità pubbliche a sostenere le spese causate dall'emergenza, soprattutto per ripristinare infrastrutture essenziali.

Johannes Hahn, commissario UE, responsabile del Fondo di solidarietà, ha dichiarato: "La solidarietà non è una parola vuota in Europa. L'accordo odierno dà un contenuto concreto al sostegno che possiamo fornire al Veneto, colpito da gravi inondazioni lo scorso anno. Ciò aiuterà l'Italia a compensare i costi relativi a misure di emergenza e a migliorare le condizioni di vita della popolazione colpita da questo tremendo evento naturale''. Tra il 31 ottobre e il 2 novembre 2010, il Veneto è stata colpita da piogge torrenziali. Gli effetti di queste precipitazioni straordinariamente abbondanti sono stati aggravati dallo "scirocco", un vento caldo del Mediterraneo, che ha sciolto le nevi delle vicine montagne. Questo fenomeno meteorologico ha provocato la rottura degli argini dei fiumi e l'inondazione di una vasta zona, causando danni alla rete stradale, alle infrastrutture, all'agricoltura, alle imprese e alle zone residenziali. Le autorità italiane hanno completato nell'agosto del 2011 la domanda iniziale di assistenza al FSUE presentata nel gennaio 2011. La Commissione ha riconosciuto danni per un ammontare di 676,4 milioni di euro, Pur essendo tale importo inferiore alla normale soglia d'intervento del Fondo di solidarietà della UE (0,6% del reddito nazionale lordo, pari a 3,5 miliardi di euro per l'Italia), la Commissione ha potuto mobilitare il Fondo ricorrendo alla clausola delle "catastrofi regionali straordinarie". Essa permette alla Commissione di intervenire se una regione viene colpita da una catastrofe straordinaria, che coinvolga la maggior parte della popolazione, con gravi e durevoli ripercussioni sulle condizioni di vita dei cittadini e sulla stabilità economica della regione stessa.

La richiesta sottolinea il danno alle proprietà private, alle infrastrutture vitali (come l'autostrada A4), alle imprese, all'agricoltura e al patrimonio culturale, concentrato nel bacino del fiume Bacchiglione. In seguito all'alluvione, sono a rischio 40400 imprese , di esse 9900 sono piccole imprese, che occupano 250000 persone circa.

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