Daniele Lopresti, tutte le piste. Spunta la donna di un boss

ROMA – A uccidere Daniele Lopresti, il fotografo dei VIP freddato con un colpo di pistola la sera di mercoledì 27 febbraio sotto il Ponte Testaccio, potrebbe essere stato un un commando malavitoso venuto dal Sud. Daniele Lopresti avrebbe ‘frequentato la donna di un boss’, ‘una persona vicina a un malavitoso locale’ e lo stesso malavitoso si sarebbe così vendicato. Il commando infatti avrebbe usato una  di pistola calibro 7,65, un’arma particolare, usata da killer di professione.

TUTTE LE PISTE – Gli investigatori della Mobile e del commissariato Monteverde diretto da Mario Viola indagano a 360 gradi. L’autopsia ha svelato che  il colpo mortale “non è stato sparato a bruciapelo”.

Il Messaggero riporta la testimonianza di Max Sorge, un amico di Daniele Lopresti:

“Era tornato da Vibo Valentia a febbraio – racconta Max Sorge, amico e collega del fotografo – voleva abbandonare la professione per aprire un ristorante in Calabria. Il nostro settore è in crisi da tempo, come tutti anche Daniele si lamentava per gli scarsi guadagni. Abbiamo fatto insieme lo scoop su Rihanna, foto che ancora devono pagarci”

Sul mancato compenso per lo scoop di Rihanna sempre Il Messaggero scrive:

“Proprio del mancato compenso per quegli scatti Sorge e Lopresti hanno parlato tre ore prima del delitto. Alle 14 ci siamo incontrati insieme ad altri colleghi in via Settembrini, davanti a un ristorante frequentato da vip”.

Poche ore dopo la morte un altro amico, rimasto anonimo, aveva così commentato: “E’ chiaro che Daniele era una persona che infastidiva per il lavoro che faceva, fatto di tanti scoop e foto clamorose”.

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