Torna Fruscio, il leghista “legalitario”. Tremano gli allevatori

Pubblicato il 18 Gennaio 2012 - 11:53 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Il Tar del Lazio ha annullato il licenziamento di Dario Fruscio: l’ex presidente dell’Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura) ha vinto la sua battaglia contro il decreto con il quale la presidenza del Consiglio, su richiesta dell’ex ministro delle Politiche agricole Saverio Romano lo aveva licenziato, nominando al suo posto il commissario Mario Iannelli.

L’allontanamento di Fruscio era stato favorito dal deterioramento dei suoi rapporti con la Lega, il partito che lo aveva voluto al vertice dell’Agenzia da cui transitano quasi 5 miliardi di aiuti agli agricoltori. Il presidente è scivolato sulle multe latte. L’ex presidente voleva far pagare agli allevatori che avevano sforato le quote latte le multe inflitteci dall’Unione europea. Una linea improntata alla difesa della legalità che ha suscitato l’ira dei Cobas. E quando è stato chiaro che i grandi splafonatori non avrebbero aderito neppure all’ultima rateizzazione, dopo aver chiesto un intervento politico, Fruscio non ci ha pensato due volte a trasmettere tutte le carte a Equitalia, così come previsto dalla legge.

Uno sgarbo che la Lega non gli ha perdonato. E il ministro Romano, che appena insediato aveva promesso aiuto agli allevatori, ha deciso subito di pensionarlo. Ma Fruscio non ha accettato il decreto e ha dato battaglia. Ora dopo la decisione del Tar sarà il neo ministro delle Politiche agricole, Mario Catania, a dover decidere sul futuro dell’Agea.