Il Fatto: “La giuria del David di Donatello: tutti amici di amici”

ROMA – Sono 1600 i nomi che compongono la giuria del David di Donatello. Tra questi, scrive il Fatto Quotidiano, anche “l’ex responsabile delle pulizie del cinema Adriano di Roma e la moglie del fratello gemello del Senatore Marcello Dell’Utri, Alberto, signora Maria Pia. La protagonista, piuttosto minorenne, dell’ultimo film di Giorgio Diritti, Greta Zuccheri Montanari, dieci anni e Luca Cordero di Montezemolo, noto esperto di inquadrature e piani sequenza”.

Secondo il Fatto il premio che da sempre è una sorta di “Oscar italiano”, è in mano a una giuria di “amici degli amici”: “Tecnici, produttori e registi deputati a decidere in pieno diritto e coscienza. E tutti gli altri. La Giuria del David di Donatello. Allargata a dismisura nel corso degli anni sventolando una giustificazione più pinocchiesca dell’originale collodiano: “Non volevamo favorire le aggregazioni di voti o la gestione di pacchetti in stile Premio Strega”. Sarà. Ma per assegnare “Il nostro Oscar”, reclamizzato una volta l’anno dal cinema italiano in coro polifonico come una festa collettiva, non si ricorre a chi in passato, come suggeriva l’anno scorso Domenico Procacci di Fandango “abbia avuto almeno una candidatura”. Si preferiscono professionalità versatili. Adatte ai tempi. O adatte e basta. Gianni Letta ad esempio. Vota regolarmente per il David benché dalla mielosa visita a casa Sordi in “Io so che tu sai che io so” dell’ 82 (“Dottor Letta, ma lei è il direttore del Tempo, nelle tavole rotonde è sempre il più acuto”) non emergesse particolare sintonia tra il padre dell’ad di Medusa, Giampaolo e lo schermo. Le vie del giudizio sono infinite”.

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